L’uomo giusto, al momento giusto. Federico Vanelli, ex atleta del nuoto di fondo di alto livello, è stato protagonista di un episodio di cui le cronache stanno parlando nelle ultime ore. Il riferimento è a quanto accaduto sabato pomeriggio, nelle acque impetuose del fiume Adda. Un atto di eroismo di cui si è reso protagonista Vanelli, senza dubitare un secondo di quanto stesse accadendo.
“Ero con alcuni miei amici sulla sponda lodigiana dell’Adda, lato Belgiardino, quando all’improvviso dalla parte opposta del fiume ho sentito un gran caos e un grido di aiuto”, ha raccontato l’ex nuotatore (fonte: ilcittadino.it). “In acqua c’era un ragazzino che stava per affogare, la corrente era molto forte e i mulinelli lo stavano portando sotto“, ha dichiarato Vanelli.
Una giornata nella quale una famiglia di residenti in Lodi, di origine nordafricana, andava in cerca un po’ di refrigerio per le alte temperature, spingendosi lungo le sponde del fiume citato, lato Boffalora. Con loro c’era anche un ragazzino di 12 anni, entrato in acqua per fare il bagno, vicino alla riva, ma allontanatosi progressivamente. E così, finito in un punto di forte corrente, ha rischiato di affogare. Il salvifico intervento di Vanelli ha evitato che la situazione precipitasse.
“Quando ho capito che potevo salvarlo solo io mi sono tuffato. La corrente del fiume era veramente forte, ma non c’erano alternative, il ragazzino era stremato e stava perdendo le forze. Ho nuotato controcorrente fino a raggiungerlo. L’ho abbracciato e tenendolo stretto sono riuscito a portarlo sulla riva opposta. “Del ragazzino a oggi non so nulla, non mi ha detto come si chiamava anche perché in quegli attimi era l’ultima cosa a cui pensare. So però che è stato portato all’ospedale di Lodi“, ha aggiunto l’ex atleta.
Stando poi alle informazioni raccolte, le sue condizioni non destano particolari preoccupazioni, parlando di un codice verde.