Valperga
Come ogni estate il servizio di raccolta rifiuti è causa di malumore per i cittadini canavesani. Dopo i mastelli di piccole dimensioni, a far imbufalire i cittadini sono anche i disagi legati al mancato passaggio in alcune località da parte degli operatori ecologici di Teknoservice durante il periodo estivo.
Può non essere un problema se si parla della raccolta della carta, ma per quanto riguarda l’umido e la plastica, spesso contenitori di cibo e lattine, la questione con il caldo è sicuramente più annosa. A Valperga, per esempio, i cittadini si sono lamentati anche con il primo cittadino: sabato mattina, dopo circa due settimane di disagi legati al mancato passaggio in alcune zone, i rifiuti sono stati raccolti al pieno dell’efficienza. Lo stesso è accaduto in altri centri del Canavese, da Cuorgnè a Busano e Rivara. A lamentarsi di più i residenti delle zone dei campagna, dove spesso ai rifiuti che stazionano sotto il sole si associano insetti, topi e un cattivo sentore che si spande nell’aria.
«Abbiamo atteso oltre dieci giorni il passaggio degli operatori ecologici che si occupano della raccolta - affermano alcuni residenti di frazione Gallenca a Valperga -. Ci siamo anche rivolti al sindaco per avere informazioni e per sollecitare un intervento. Purtroppo ci rendiamo conto che lo stesso problema si ripropone ogni anno durante il periodo estivo. La carta può aspettare, ma l’umido, con le alte temperature degli ultimi giorni, no, altrimenti chi vive in campagna come noi si ritrova circondato da animali di ogni sorta».
A confermare che nelle ultime due settimane un disservizio reale c’è stato è il sindaco Walter Sandretto: «Abbiamo ricevuto circa 200 segnalazioni per la mancata raccolta di questo periodo in alcuni punti del paese, per cui l’amministrazione comunale ha preso contatti con Teknoservice. Ho partecipato a un incontro con i vertici dell’azienda, perché il problema, per Valperga, è che due mezzi, un camion e un furgoncino, sono insufficienti per servire le 1.500 famiglie del paese e due settimane di disservizi sono state un po’ eccessive. Inoltre, il personale già esperto di un territorio non andrebbe spostato su altri Comuni. Sicuramente si è trattato soltanto di un problema di organizzazione, anche per quanto riguarda le borgate che, a volte, rischiano di rimanere scoperte. Dopo il cambio dei bidoni, più piccoli rispetto al passato, queste problematiche sono molto più sentite e i cittadini si lamentano e segnalano i disservizi, a noi e all’azienda. Ci siamo messi a tavolino per cercare di mitigare e risolvere il problema. Confidiamo nella professionalità e nella piena collaborazione di Teknoservice e anche noi, come amministrazione, rimaniamo a disposizione dei cittadini».
Arriva il commento di Teknoservice, da parte del direttore Giorgio Garbarino: «Questi disagi si ripresentano ogni anno in estate quando vanno in ferie i titolari dei vari giri. Può succedere che durante le sostituzioni qualche disagio si verifichi se un operatore non è esperto del territorio, ma nell’arco di 24 ore il problema viene risolto. In altri paesi la concomitanza tra le ferie e i cambi di amministrazione si sono fatti sentire, ma con il rientro dei titolari tutto torna alla normalità. Abbiamo chiesto ai sindaci di avere pazienza. Il personale c’è, è assunto, e cerca di risolvere i disagi in breve tempo. Le critiche sono normali, ma la realtà delle cose è positiva, perché in questa parte di Canavese la raccolta rifiuti funziona. Con i paesi c’è una piena collaborazione, non si alimentino polemiche».