Castellamonte
Danni ingenti sul territorio di Castellamonte, nella sfera pubblica e in quella privata, in seguito al maltempo che investito la città dieci giorni fa, nella notte tra il 12 e il 13 luglio. Secondo il sindaco Pasquale Mazza il totale, alla fine, supererà abbondantemente il milione di euro, tra le frane che hanno danneggiato le sponde e strade e i lavori per il getto dell’opera di presa del canale scolmatore che andranno rifatti da capo perché quanto fatto durante gli ultimi interventi è stato portato via dalla piena. Nel frattempo, alcune frazioni collinari utilizzano ancora i generatori per la rete elettrica, perché serviranno mesi da parte di Enel per il ripristino della rete.
Nella giornata di sabato sono tornate alla normalità le due frazioni di Campo e Muriaglio, ma i generatori continueranno a funzionare a pieno regime nelle altre zone interessate dal maltempo: «Sono state previste numerose interruzioni nella zona collinare per le ultime verifiche prima di eliminare i generatori - spiega Mazza -. Dopo una decina di giorni si intravede un ritorno alla normalità, almeno in queste due borgate. Nella serata di domenica 14 tutti avevano l’elettricità grazie a una decina di grandi generatori forniti da Enel e capaci di coprire il fabbisogno delle frazioni, ma ci sono ancora chilometri di linea non funzionanti. Serviranno mesi, se non di più, per un totale ripristino. Il lavoro di Enel continua, però, e man mano che riescono a compartimentare le aree è possibile eliminare i generatori, che danno fastidio per il rumore e consumano gasolio».
Anche il dissesto idrogeologico è un problema: «Abbiamo avuto una serie di piccoli smottamenti e la caduta di un ponte, i cui danni da solo ammontano a circa 100mila euro, e il totale supererà sicuramente il milione di euro. A questi problemi si aggiungono quelli dei privati cittadini, perché una ventina di famiglie ha già segnalato in Comune i danni ai tetti conseguenti a quell’ondata di maltempo. Sicuramente provvederanno a chiedere un risarcimento».
Il problema più serio, anche se non manca un risvolto positivo che conferma l’utilità dell’opera, riguarda i danni che ha subito il canale scolmatore, in particolare l’ultima parte realizzata dell’infrastruttura. «Era pronto il getto per l’opera di presa del canale scolmatore - continua il primo cittadino -. L’opera di presa è una vasca di raccolta dell’acqua che serve a convogliare acqua verso il centro, mentre il resto va a finire nel canale. Con la penultima ondata di maltempo il canale aveva funzionato, convogliando al suo interno tutta l’acqua caduta. Questa volta, invece, la piena ha travolto la struttura, portando via il getto che era già stato realizzato. In questo caso i lavori a quella parte saranno da rifare e temo che ammonteranno a qualche centinaia di migliaia di euro. Stiamo ancora terminando la conta dei danni».