Tadej Pogacar ha compiuto un passo nella leggenda ed è entrato nel mito: il fuoriclasse sloveno ha vinto Giro d’Italia e Tour de France nello stesso anno. Conquistare le due corse a tappe più importanti del calendario internazionale, entrambe della durata di tre settimane, è un’impresa riservata a pochissimi eletti nella storia del ciclismo: soltanto sette uomini erano riusciti nell’accoppiata prima di oggi, per un totale di dodici tentativi andati a buon fine.
Si tratta di una magia sportiva decisamente complessa: bisogna essere competitivi a maggio durante la Corsa Rosa, poi cercare di conservare lo stato di forma per un mese e farsi trovare pronti alla Grande Boucle, ma senza essere troppo affaticati per non accusare il colpo. Vuol dire sapere dettare legge sulle salite del Bel Paese e poi domare anche le impegnative e lunge asperità transalpine, oltre a gestire i tanti chilometri a cronometro. Il capitano della UAE Emirates è stato magistrale, vincendo anche dodici tappe (6+6) e infliggendo distacchi abissali.
Tadej Pogacar succede a Marco Pantani, ultimo a riuscire nell’abbinata nell’ormai lontano 1998: sono passati 26 anni dalle apoteosi del Pirata, oggi il balcanico si è tinto di giallo a Nizza dopo aver già esultato in rosa a Roma poche settimane fa. Nell’albo d’oro dell’accoppiata Giro-Tour figurano soltanto monumenti assoluti del pedale, il primo a riuscire in qualcosa che ai tempi sembrava inumano fu Fausto Coppi nel 1949. L’Airone si replicò nel 1952 e rimase solo in questa elite fino al 1964, quando lo emulò il francese Jacques Anquetil.
Negli anni settanta si palesò lo spettacolo inscenato dal belga Eddy Merckx. Il ribattezzato Cannibale riuscì nell’impresa per addirittura tre volte: 1970, 1972, 1974 e mai più nessuno come lui. Negli anni ’80 la doppietta ebbe luogo per tre volte: il francese Bernard Hinault fece centro nel 1982 e nel 1985, poi due anni dopo toccò all’irlandese Stephen Roche. Lo spagnolo Miguel Indurain fu il primo a firmare la doppietta in due stagioni consecutive (1992-1993), poi toccò al già citato Marco Pantani nel 1998. Due italiani, due francesi, un belga, un irlandese, uno spagnolo, uno sloveno.
1949: Fausto Coppi (Italia)
1952: Fausto Coppi (Italia)
1964: Jacques Anquetil (Francia)
1970: Eddy Merckx (Belgio)
1972: Eddy Merckx (Belgio)
1974: Eddy Merckx (Belgio)
1982: Bernard Hinault (Francia)
1985: Bernard Hinault (Francia)
1987: Stephen Roche (Irlanda)
1992: Miguel Indurain (Spagna)
1993: Miguel Indurain (Spagna)
1998: Marco Pantani (Italia)
2024: Tadej Pogacar (Slovenia)