MUGGIA Una Muggia in bianco e nero che non c’è più o forse no. Il “tuffo” nelle vecchie immagini della cittadina, uno spaccato riportato qui sopra negli scatti di Franco Eller, si sposa con i suoi sodalizi. Uno di questi è la Fameia Muiesana che festeggia il mezzo secolo di vita.
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E lo fa anche con una mostra retrospettiva che sarà inaugurata venerdì prossimo al Museo Carà, abbinata all’annuale mostra degli artisti muggesani, giunta alla 46/ma edizione. Sarà anche l’occasione per parlare della storia del sodalizio, dei soci fondatori, dei componenti storici del direttivo e delle attività della Fameia nei suoi cinquant’anni. La festa è cominciata già all’inizio dell’anno con la mostra collettiva degli artisti muggesani organizzata in “trasferta” a Trieste al caffè Eppinger.
La Fameia è stata fondata nel 1974: un periodo prolifico per la cultura locale, quello degli anni Settanta, segnato a livello nazionale da grandi contrapposizioni e fratture in ambito politico e sociale, che subiva a livello locale gli strascichi delle chiusure dei cantieri di Trieste e di Muggia, come il Felzegy.
Eppure a Muggia, piccola cittadina situata nell’ultimo lembo di Istria, mutilata prima dal memorandum del 1954 e poi, paradossalmente, roccaforte “rossa” anche per i legami con Frausin, Vidali, Vivoda, gli anni Settanta sono ricchi di novità in campo culturale: «Uscivano in quegli anni – racconta il socio Sergio Norbedo – il volume “Storia di Muggia” del professor Franco Colombo, varie pubblicazioni monografiche su edifici e temi religioni del professor Giuseppe Cuscito, “Muggia” di Italico Stener e “Muggia nel passato” di Giusto Borri.
La Fameia Muiesana editerà sin dalla sua nascita la rivista semestrale Borgolauro, che uscirà ininterrottamente dal 1974 al 2014, anno in cui dovette essere sospesa per mancanza di risorse economiche». Nel tempo i contenuti della rivista sono stati estesi alla cronaca, all’antologia e alla pubblicazione dei lavori del concorso letterario “Leone di Muggia” sviluppati da scolari e studenti delle scuole di Muggia.
A partire dal 1980 l’attività si è estesa comprendendo mostre, pubblicazioni, conferenze. Sulla base di antiche pubblicazioni sono stati rielaborati gli abbigliamenti, maschili e femminili, indossati in particolari occasioni come la processione dei protettori Santissimi Giovanni e Paolo il 26 giugno. Oggi il consiglio direttivo è composto da Franco Stener, presidente, Sergio Norbedo, segretario-tesoriere, Alessandra Pecman, Luisa Stener e Vincenzo Sori. Gli altri due componenti che lo costituivano, Marina Parovel ed Ettorina Bossi, sono, purtroppo, scomparsi. —
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