“Street Food 2025”, la guida del Gambero Rosso dedicata al meglio degli indirizzi del cibo di strada, arriva in tutte le librerie d’Italia. E tra i protagonisti assoluti della nuova edizione spunta un nome ben noto a tutti i trevigiani: quello della Vecia Hostaria dai Naneti.
Fresca di riapertura in vicolo Broli, a due passi da piazza dei Signori, la storica insegna cittadina figura nell’elenco dei Campioni Regionali, il riconoscimento che la squadra del Gambero Rosso riserva alle venti insegne (una per regione) che, nell’anno in esame, si sono distinte per il loro lavoro.
Tradizione
Qualità al giusto prezzo e radici popolari da preservare: sono i criteri cardine che, a livello regionale e in assoluto, hanno così piazzato sul gradino più alto “I Naneti”. «Siamo stati contattati due settimane fa dai membri della Guida: siamo una delle osterie di riferimento del Veneto, e in questa classifica la prima. C’è davvero tanta contentezza», sottolinea Marco Renosto, oste e contitolare dell’Hostaria. «Abbiamo iniziato questa strada con la nuova gestione da febbraio 2015 come quattro soci, dei quali tre operativi e tre dipendenti fissi», ricorda.
«Un percorso in crescendo che ci ha portati fino a qui ma che ha avuto varie fasi: è cresciuta la varietà, c’è molta più scelta e i clienti non vengono solo per il classico panino. Abbiamo dalle tre alle quattro tipologie di pesce, tonno, sgombro, aringhe e acciughe, varie tipologie di affettati, ampia scelta di formaggi e anche verdure».
Il segreto
Certo, entrando l’occhio va sempre a cadere sulla mortadella e sulla porchetta tagliate a coltello, ma la capacità di rinnovarsi rappresenta uno degli ingredienti più importanti, che, uniti alla qualità generale, hanno sicuramente convinto gli ispettori della Guida del Gambero Rosso a decretare i Naneti come Campioni regionali.
Una lunga storia, quella dell’Hostaria, che già alla fine dell’Ottocento era famosa come luogo di ritrovo incentrato sulla vendita di vini e liquori, con annessa rivendita di formaggi.
Oggi, sotto la gestione di Marco, Andrea e Irene l’osteria prosegue nella sua missione di restare al passo con in tempi senza snaturarsi mai, mantenendo la classica atmosfera rustica e senza tempo restando ancorata e fedele alla sua lunga storia, con una mission dichiarata: proteggere e portare avanti le grandi tradizioni.
Il paninetto
«Chiaramente il paninetto, che ormai è sempre più panino di dimensioni classiche, va sempre di moda», conclude Renosto continuando il tour tra le specialità della casa. «Nelle persone che vengono a trovarci percepiamo tanta fiducia: si affidano a noi, e sanno che con il nostro lavoro puntiamo a proteggere il territorio con le sue particolarità enogastronomiche.
Non mancano i grandi presidi, come il prosciutto crudo di livello che arriva direttamente da Parma e che ci garantisce uno standard elevato di qualità; ma, e non potrebbe essere altrimenti, qui regnano la porchetta trevigiana, la soppressa e il prosciutto cotto alla brace».
Allora e come sempre cicchetti per tutti i gusti accompagnati da un ottimo calice di vino, perché si sa, dai Naneti lo spritz non è vietato, ma vuoi mettere un buon bicchiere di rosso.