Le Olimpiadi di Parigi 2024 si avvicinano e il tennis in casa Italia potrebbe regalare non poche soddisfazioni. Il gruppo azzurro, guidato da Jannik Sinner (n.1 del mondo), ha tante ambizioni. Ne ha parlato ai microfoni della trasmissione “Tutti Convocati” su Radio24 Paolo Bertolucci. L’ex grande giocatore, voce tecnica su Sky Sport, ha analizzato vari argomenti.
Il focus è stato su Sinner e in primis sulla sua vita privata, cambiata dopo l’annuncio della relazione con la tennista russa Anna Kalinskaya. Jannik e Anna al centro dell’attenzione, con diverse foto sui giornali di cronaca rosa: “In questo momento per lui è fondamentale avere uno scudo protettivo, soprattutto in questa fase con la fidanzata e non è una pressione che arriva solo dall’Italia. Il tennis è uno sport senza passaporto, lui ha fan in tutto il mondo e questa attenzione lo ha costretto a cercare riparo, un po’ perché come carattere non è come Valentino Rossi o Alberto Tomba e un po’ perché altrimenti non potrebbe vivere“, ha dichiarato Bertolucci.
Sulle prospettive olimpiche: “E’ un torneo importante, per noi perché abbiamo una squadra loto forte. Ma gli Slam sono un’altra cosa. Le Olimpiadi sono una giostra tritatutto e i giocatori di tennis sono più ordinati, non sono abituati a vivere quel marasma. Ma sarà una bella avventura dove noi saremo protagonisti sia nel maschile che nel femminile e con i doppi. Non ci resta che fare il tifo“.
In chiusura, Bertolucci ha detto la sua anche sulla questione n.1 del mondo, dal momento che per i risultati di Carlos Alcaraz (vittorioso al Roland Garros e a Wimbledon) la posizione dell’altoatesino è stata un po’ offuscata: “Il n.1 del ranking non è una questione di opinioni come nel calcio, c’è una classifica che lo dice. Fino all’autunno viaggia abbastanza bene poi li vedremo perché ha parecchi punti che scadono, ma se non sarà n.1 sarà n.2. Questo rimane in vetta per i prossimi 8-10 anni se non avrà problemi fisici“.