Il pignoramento delle quote societarie di Jtaca srl, la società del Comune di Jesolo che gestisce i parcheggi, da parte della società Immobiliare Villa Elena srl, non avrà alcun effetto. L'ha stabilito il Tribunale di Venezia che ha totalmente accolto il reclamo presentato dal Comune di Jesolo contro il precetto di Villa Elena.
Nell’accogliere il reclamo, il Tribunale ha recepito integralmente le motivazioni portate dall’ente. La Corte ha spiegato di ritenere «sia sussistente il periculum in mora», come evidenziato dall’ente stesso, in quanto il pignoramento delle quote di una società di servizi comunali quale Jtaca srl può determinare il “rischio di paralisi dell’attività relativa”, osservando inoltre che l’ultimo bilancio depositato da Villa Elena srl «risale al 2020 e, quindi, non è dato sapere, con ragionevole certezza, se la società sia adeguatamente patrimonializzata e abbia la capacità di restituire l’importo eventualmente corrisposto».
Per tali ragioni, il pignoramento delle quote di Jtaca srl, contro cui l’ente e la società si sono in altra sede congiuntamente opposti considerandola un’azione infondata, non produce effetto.
L’amministrazione comunale e i rappresentanti di Jtaca hanno accolto con soddisfazione la nuova deliberazione da parte del Tribunale di Venezia che rappresenta un ulteriore pronunciamento a favore dell’ente e ribadisce la corretta impostazione dell’attività svolta dai suoi uffici.
La richiesta di pignoramento delle quote era stata avanzato dall'avvocato Pierpaolo Alegiani a nome della famiglia Ferrari, che era proprietaria dei terreni espropriati davanti all'ospedale di Jesolo per realizzare un parcheggio.
«L'annuncio da parte dei legali di Villa Elena Srl dell'intenzione di vendere le quote di Jtaca Srl non appare altro che una forzatura avanzata a ridosso di un importante pronunciamento da parte della magistratura», aveva detto qualche settimana il sindaco Christofer De Zotti.