«So di avere la coscienza pulita». Ha rinviato l’appuntamento in Consiglio comunale ma venerdì 19 luglio, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro si è presentato in Consiglio metropolitano, a Ca’ Corner, per la sua prima uscita istituzionale da quando, martedì, è scattata l’inchiesta della Guardia di finanza, coordinata dalla procura, che ha portato all’arresto per corruzione dell’assessore alla Mobilità, Renato Boraso (che si è dimesso) e che vede indagato, tra gli altri, lo stesso sindaco Brugnaro.
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«C’è un’inchiesta in corso, come sapete», ha detto Brugnaro parlando ai consiglieri metropolitani, «Dalla parte mia so di avere la coscienza pulitissima e lo dimostrerò nelle sedi opportune anche perché ci sono persone indagate, ci sono altri fatti che io personalmente non conosco e credo che non si possa dire molto altro per rispetto della magistratura e degli indagati».
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In sala solo i consiglieri di maggioranza, assenti i consiglieri comunali di opposizione, secondo i quali è giusto che prima di tutto Brugnaro faccia chiarezza in consiglio comunale.
«Sempre per la parte che mi attiene», ha aggiunto Brugnaro, «Le questioni sono sempre le stesse: sono dal 2015 che lo dicono, la proprietà dei Pili, la gestione del trust, è stato aggiunto Palazzo Poerio Papadopoli, cosa di cui io non so assolutamente nulla. Ci sono state delle procedure che non ho seguito, e ne faccio un motivo di orgoglio di essere riusciti a vendere rosegotti che non si riuscivano a vendere, e che poi quei soldi li abbiamo utilizzati per il bilancio del Comune».
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Brugnaro ha fatto anche cenno alla Reyer. «Resta la mia passione, ce l’ho nel cuore e non c’è dubbio che mi arrabbio e gioisco se vinco o perdo, ma mai mi sarei pensato di fare pressioni su chi che sia perché dovessero sponsorizzare la Reyer. Lo dico per togliere ombre da tutto quello che ho letto sui giornali. Questo è quello che posso dire oggi in maniera molto generale. La cosa che più mi interessa fare è affrontare la questione sul piano politico, ma lo voglio fare con tranquillità».
«Non pensavo di dover avere queste amarezze, per una persona onesta è un colpo che non auguro a nessuno», ha aggiunto Brugnaro.
Il sindaco ha anche confermato che venerdì sera alle 20 sarà all’inaugurazione del ponte votivo del Redentore insieme al patriarca di Venezia, Francesco Moraglia.