Nuova ordinanza di cautelare agli arresti domiciliari per il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, che è sospeso dallo scorso 7 maggio dopo un analogo provvedimento giudiziario. L’accusa contestata è quella di finanziamento illecito per la vicenda degli spot elettorali pagati in occasione delle elezioni comunali di Genova del 2022. Risultano coinvolti in questa seconda tranche anche l’ex braccio destro di Toti, Matteo Cozzani, l’ex senatore e l’editore di Primocanale, Maurizio Rossi e l’ex consigliere di Esselunga, Francesco Moncada.
La nuova misura cautelare nei confronti di Giovanni Toti non allunga i tempi degli arresti domiciliari, che scadono comunque a inizio novembre. Il presidente, difeso dall’avvocato Stefano Savi, dovrà sottoporsi a un nuovo interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari Paola Faggioni che ha 10 giorni di tempo per fissarlo. La scorsa settimana il tribunale del Riesame aveva respinto il ricorso della difesa del governatore ligure di revoca della misura di detenzione parlando di possibile reiterazione del reato. I legali di Toti, che impugneranno il provvedimento in Cassazione, avevano prodotto anche un parere del giurista Sabbino Cassese che sosteneva l’incostituzionalità del provvedimento cautelare.
Stasera a Genova Pd, Cinquestelle e Avs sfileranno per chiedere le dimissioni di Toti. Non parteciperanno Azione di Carlo Calenda, Italia Viva di Matteo Renzi e +Europa di Magi e Bonino, che hanno censurato l’iniziativa parlando di uso politico delle inchieste giudiziarie. Il Partito democratico spinge per le dimissioni del governatore e ha già un nome caldo per la candidatura alle elezioni regionali: si tratta di Andrea Orlando, ex ministro della giustizia.
“La nostra posizione non cambia. Giovanni Toti vada avanti”. Così, il deputato e coordinatore di Fratelli d’Italia in Liguria Matteo Rosso commenta la nuova ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa nei confronti del governatore. Per il responsabile locale di Fdi, però, le ultime novità giudiziarie non cambiano il quadro della situazione per quanto riguarda il futuro politico della Regione: “Come ho avuto già modo di affermare – sottolinea Rosso – se il presidente chiederà un incontro con i coordinatori regionali, rifletteremo con lui sul da farsi. La giunta ligure sta lavorando bene e, alla luce delle ultime vicende, in maniera ancor più appassionata. Siamo alla fine di un mandato e c’è da portare a termine un programma” ha aggiunto Rosso.
Il Comitato di Presidenza del Csm ha autorizzato l’apertura di una pratica sulla vicenda giudiziaria riguardante la vicenda del presidente della Regione Liguria. Gli atti sono stati trasmessi alla Prima Commissione e al procuratore generale della Cassazione per la valutazione di un “eventuale provvedimento disciplinare”. È quanto si legge in una nota delle consiglieri laiche di Palazzo dei Marescialli, Claudia Eccher e Isabella Bertolini, le quali, nei giorni scorsi, avevano presentato una richiesta di aprire una pratica sui giudici del tribunale del Riesame di Genova, che hanno rigettato l’istanza di revoca degli arresti domiciliari per il presidente ligure.
“Con la richiesta di apertura della pratica – si legge ancora nella nota – le due consigliere hanno sempre sottolineato che l’obiettivo non è mai stato quello di censurare l’attività giurisdizionale dei magistrati, ma di valutarne il comportamento in relazione ai richiami etici e alle considerazioni ironiche, che scadono nell’irrisione dell’indagato, contenuti nell’ordinanza del tribunale del Riesame”.
L'articolo Toti: nuovo ordine di custodia cautelare per finanziamenti illeciti al partito sembra essere il primo su Secolo d'Italia.