Cento anni: avrebbe un secolo di vita l’indimenticabile Mike Bongiorno se fosse qui con noi. Lui non c’è, ma la sua presenza è più viva che mai, sempre e comunque, a dispetto di un addio tributato all’uomo e al presentatore scomparso a Monte Carlo l’8 settembre 2009. Perché la sua impronta sulla tv e il suo marchio di fabbrica impresso a caratteri di fuoco al quiz televisivo, che nei decenni ha seguito i passi del cammino di un Paese intero, cogliendo e raccontando percorso e cambiamenti socio-mediatici, non si cancellano neppure con l’inevitabile dipartita dal set terreno. E allora, la sua Milano rende omaggio al grande Mike: nella sede di Palazzo Reale a Milano, dal 17 settembre fino al 17 novembre aprirà la mostra Mike Bongiorno 1924-2024, che celebrerà il centenario della nascita dell’intramontabile presentatore, protagonista della storia della tv, ma anche di quella del nostro Paese.
Un’esposizione inedita, ricca di ricordi degli anni memorabili della sua straordinaria carriera, che permetterà allo spettatore di entrare in pieno contatto con il suo privato e con il personaggio pubblico. I materiali presenti, molti dei quali esposti per la prima volta, documenteranno l’intero cammino umano e professionale di un artista della conduzione elegante, compassata fino all’immancabile gaffe. Un ritratto, quello reso dall’esposizione, arricchito da “tante rarità”, concesse per l’occasione dalla Fondazione Mike Bongiorno, che presenta oggetti e ricordi che accomunano più generazioni di estimatori.
La mostra ha come obiettivo quello di raccontare come la sua vita sia stata non solo quella di un grande comunicatore, iconico presentatore televisivo tra i padri fondatori della televisione italiana, a cui non a caso, il semiologo Umberto Eco ha dedicato un saggio analitico sulla fenomenologia di cui è e sarà sempre protagonista indiscusso – una disamina degli effetti sociologici prodotti dalla televisione nell’Italia del boom economico, ricco di considerazioni circa l’appiattimento mentale indotto nella massa dei telespettatori da un certo tipo di sottocultura televisiva –. Ma anche l’occasione di un approfondimento su colui che ha incarnato il ruolo di un importante innovatore e interprete dei cambiamenti che hanno attraversato la nostra società per decenni.
Con sessant’anni di carriera, Mike Bongiorno, “uno di famiglia”, rappresenta uno straordinario fenomeno sociale e culturale che ha contribuito a costruire l’identità nazionale e la memoria collettiva degli italiani. E allora, gande impatto all’interno dell’esposizione avranno le ricostruzioni scenografiche che contestualizzeranno alcuni momenti focali della carriera di Mike. Consentendo al visitatore di attraversare varie epoche. E di interagire dal vivo con il mondo dei quiz. Il filo conduttore del percorso si articolerà anche sui filmati biografici, nei quali, attraverso le stesse parole del presentatore, si ripercorrerà la sua storia dagli anni ’20 ai giorni nostri.
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