Un business che sembra non avere fine quello degli studentati a Padova. Ci sono quasi quattromila posti in programma nel giro di alcuni anni, con l’amministrazione che darà il via libera – lunedì sera in consiglio comunale – ad altri due interventi: il nuovo Camplus da 349 posti realizzato dal fondo iGeneration (con la partnership di fondazione Cariparo) nell’area della Brasilia srl tra via del Pescarotto e via Friburgo, e poi la Casa dello studente da 90 posti che il Bo vuole realizzare nell’area ex Seef in via Campagnola.
E lunedì scorso è arrivato il via libera al progetto Agrifutura in via Sarpi, a ridosso delle mura cinquecentesche, su cui però incombe il rischio archeologico segnalato dalla Soprintendenza.
STUDENTATO IN VIA DEL PESCAROTTO
È di 24 milioni l’investimento previsto per l’edificio con 135 camere singole, 89 doppie e 18 alloggi concepiti specificatamente per studenti con disabilità, che sorgerà di fronte all’hotel B&B in via del Pescarotto all’angolo con via Friburgo. Un terreno della famiglia Stefanelli, il cui gruppo due anni fa si è aggiudicato l’ippodromo Breda. Il complesso sarà costruito dalla trevigiana Cev spa su progetto dello studio padovano Archipolis.
«Su quell’area c’era già una destinazione d’uso che autorizza uno studentato, per cui abbiamo realizzato una convenzione per definire il beneficio pubblico dell’operazione – sottolinea l’assessore all’edilizia privata Antonio Bressa – L’accordo prevede la realizzazione di un parco pubblico di 3.329 metri quadri, le cui spese di manutenzione rimarranno in perpetuo a carico del privato.
In pratica il Comune porta a casa una nuova area verde per i cittadini, senza gli oneri dei costi di mantenimento. In più saranno realizzati 616 metri quadri di parcheggio e un tratto di pista ciclabile».
L’edificio sarà a consumo energetico quasi zero e appositamente pensato negli spazi comuni per le persone con disabilità. In più l’8% dei posti – una trentina circa – sarà ceduto all’Esu per le graduatorie pubbliche.
LA CASA DELLO STUDENTE DEL BO
Via libera anche a un progetto pubblico voluto dall’Università: la Casa dello studente in via Campagnola, con 92 posti letto in stanze singole e un investimento da 9 milioni di euro per aprire già nel 2026. Anche in questo caso c’è una ristrutturazione che porterà l’edificio ad avere elevate prestazioni energetiche. Dal punto di vista urbanistico ci saranno 245 metri quadri di superficie a parcheggio – sia esternamente che al piano terra dell’immobile – ma che saranno riservati esclusivamente a stalli per biciclette. Il progetto prevede anche la realizzazione di un’area verde pubblica e di due “zone di invito”, verso via Campagnola (una piazzetta di allargamento della via) e verso via Canal (consentendo anche l’accesso allo storico cimitero ebraico), e un percorso pubblico di collegamento diretto tra le due vie.
L’EDIFICIO SULLE MURA
Il progetto più contestato, però, ha già ricevuto un prima via libera lunedì scorso con l’approvazione definitiva della variante urbanistica. Anche se, va detto, che la prima autorizzazione risale al piano urbanistico del 1998. Sono state respinte dunque le osservazioni arrivate dall’Ordine degli architetti, da Italia Nostra e dal comitato “Urbanistica e contesto”, che contestavano proprio l’impatto di un edificio alto più di 20 metri a pochi metri dalle mura cinquecentesche.
La replica dei tecnici comunali è stata netta: «L’edificio non ricade in zona vincolata e la Soprintendenza non ha eccepito nulla dal punto di vista dell’inserimento dell’intervento nel contesto». Proprio dagli uffici di via Aquileia però potrebbe arrivare il maggiore ostacolo alla realizzazione del nuovo studentato: i tecnici hanno evidenziato il rischio archeologico, visto che nelle aree vicine non sono mancati i ritrovamenti: nel 2014 c’erano «evidenze» di un insediamento di età romana nella zona del supermercato Conad. Servirà massima attenzione nella fase degli scavi e una redazione post scavo.
