PORDENONE. Il futuro è definito o quasi per i neomaturi a pieni voti nell’Itis Kennedy: Stefano Rizzi, Alessandro Cauz, Faustino De Marco e Matteo Rossi seguiranno l’ispirazione scientifico-tecnica all’università o nei corsi post-diploma.
Samantha Parise è nelle quote rosa di minoranza nel quartier generale dell’Itis e tradirà la chimica con la fisica all’università di Trieste.
«Scelta quasi fatta sul futuro – anticipa dopo i risultati all’albo –. Nella prova di italiano mi ha convinto la traccia su Ungaretti e ho spaziato».
Per Giulia Celot la maturità al liceo Leopardi-Majorana può aprire le porte delle facoltà scientifiche, giuridiche oppure letterarie. «Vedremo dopo la prime vacanze – dicono i centini –. Non sappiamo come sarà il mercato del lavoro tra quattro-cinque anni e una parte della scelta sarà nelle mani della fortuna».
Tutti i neodiplomati saranno inseriti nell’albo web con i recapiti della posta elettronica dall’ammiraglia dell’istruzione tecnica: ogni anno si aggiorna e serve alle aziende che sono a caccia di tecnici da assumere.
I più richiesti sono i diplomi con indirizzo meccanico, elettrotecnico e informatico e, per loro, la disoccupazione tende allo zero.
L’Itis di via Interna collega domanda e offerta, poi tanti diplomati orientano il futuro ai corsi Ifts post-diploma e all’università. Il valore aggiunto sono gli stage in azienda: dalla terza superiore in poi gli studenti fanno i tirocini scuola-lavoro, i cosiddetti Pcto, con partner circa 600 imprese medio-piccole.
Una palestra che allena al futuro. Tra i più richiesti ci sono anche meccanici, elettrotecnici, periti informatici. Il diploma tecnico è una garanzia: al Kennedy e all’Isis Zanussi offre la spendibilità rapida nelle aziende. I dati della ricerca Eduscopio registrano l’occupazione dei diplomati kennedyani a circa 11 chilometri in media da casa e il contratto di lavoro in tre mesi dal giorno del diploma.
