foto da Quotidiani locali
Continuano a fioccare centini nelle scuole superiori di Mestre. Temi, calcolatrici e vocabolari sono già un ricordo lontano. Rimane l’entusiasmo di aver tagliato il traguardo, soprattutto per chi ha raggiunto un risultato tanto atteso o, magari, anche sopra le aspettative.
Alla domanda sul come ci si sente ad aver finito gli esami la risposta è solo una, la stessa per tutti: un grande senso di libertà. Finale da sogno per gli studenti dell’Istituto Antonio Pacinotti. Sono otto gli studenti che hanno concluso l’esperienza scolastica con il cento: Jie Zong Lin, Alessandra Semenzato, Federico Mazzucco ed Andrea Vianello.
Quattro di loro, Jacopo Brocca, Alvise Cesaro, Gianmarco Gaggiato e Stella Rossato, festeggiano il traguardo con la lode. «Mi sono immatricolato alla facoltà di Biotecnologie», racconta Gianmarco, «vorrei lavorare nel mondo della cosmesi per specializzarmi nella ricerca e nella creazione di prodotti per la cura della pelle».
Anche Stella, entusiasta del percorso appena concluso, sta valutando se iscriversi alla stessa facoltà a Padova. «Non potrei essere più fiera della scelta che feci cinque anni fa», commenta, «come alternativa ho in mente il corso di Chimica e Tecnologie Sostenibili a Ca’ Foscari».
C’è anche chi vuole mettersi in gioco in campi diversi. Alla fine di un percorso dedicato alle Biotecnologie ambientali, la centina Alessandra Semenzato punta ad un futuro in ambito legale. Da settembre si trasferirà a Roma per frequentare Giurisprudenza all’Università Luiss: sogna l’avvocatura.
Risultati ottimi anche per gli studenti degli indirizzi di Amministrazione, Finanza e Marketing, Relazioni Internazionali per il Marketing e Turismo dell’Istituto Andrea Gritti. Alessia Maguolo, Pietro Pistolato, Beatrice Gabrieli e Loredana Toso hanno sfondato il muro del cento. Irene Busana e Tommaso Scarpa si sono aggiudicati la lode.
Normale brancolare ancora tra qualche dubbio ed indecisione, ma i neodiplomati hanno già le idee chiare per il futuro. Prima di entrare nel mondo del lavoro, la tappa fondamentale è per tutti l’università. «Sono alle prese con lo studio per il test d’ingresso», racconta Tommaso, neodiplomato nell’indirizzo di Relazioni Internazionali per il Marketing, «spero di potermi iscrivere al corso di Philosophy, International and Economic Studies a Ca’ Foscari».
Anche la compagna di classe Alessia studierà a Venezia. «Abbiamo vissuto cinque anni pieni», racconta, «purtroppo i primi due sono stati danneggiati dalla pandemia, ma per fortuna siamo riusciti a recuperare il tempo perso».
Dopo aver svolto uno stage nel reparto contabilità di uno studio notarile, Alessia ha deciso di proseguire i suoi studi in ambito economico. Da settembre sarà immatricolata a Ca’ Foscari per studiare Economia e Commercio. «Il mio sogno nel cassetto», aggiunge, «sarebbe acquisire le competenze necessarie per gestire al meglio la parte contabile di un’azienda».
