foto da Quotidiani locali
TRIESTE Il Consiglio comunale ha adottato la variante urbanistica al piano regolatore necessaria all’avvio del cantiere nell’area dell’ex Pavan. Il documento, presentato nell’ultima seduta dell’aula, è stato votato a maggioranza da un centrodestra compatto attorno al progetto che punta alla realizzazione di una nuova palestra omologata Coni tra gli edifici di via Frausin, ma che avrà effetti anche su altre zone del quartiere.
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I cittadini hanno adesso trenta giorni di tempo per proporre le proprie osservazioni alla variante: a quel punto, se approvata in via definitiva dopo un ulteriore passaggio in Consiglio, si potrà procedere alla stesura del piano esecutivo.
Nei fatti, dunque, siamo all’ultimo tassello formale prima del piano definitivo. Il progetto in area ex Pavan richiedeva indici edificatori (copertura, altezze massime, distanze tra edifici) più “permissivi” rispetto ad altre zone della città destinate ad attrezzature sportive. E, anche – come richiesto dalle norme urbanistiche e dal Coni stesso – la realizzazione di due aree parcheggio, funzionali alla nuova palestra che andrà ad ampliare la struttura che attualmente ospitala società dilettantistica Artistica 81.
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Il primo parcheggio, da 28 posti, sarà realizzato all’interno del cortile della scuola Duca d’Aosta. Il secondo avrà invece 40 stalli interrati sotto il ricreatorio Pitteri, dove verrà costruito un garage da mille metri quadri: anche per questo è necessario modificare il Piano urbanistico, da cui la variante appena adottata.
Si tratta di un intervento essenziale per il progetto in essere, ma fortemente contestato dai comitati rionali (in prima linea c’è Insieme per San Giacomo) che temono di vedere i pochi alberi rimasti nella zona abbattuti e le attività dei bambini compromesse dalla presenza di «parcheggi a uso promiscuo» negli spazi della scuola e del ricreatorio.
L’assessora ai Lavori pubblici Elisa Lodi rassicura che il parcheggio previsto nel cortile del Duca d’Aosta «sarà utilizzato esclusivamente al di fuori dell’orario scolastico: i bambini potranno continuare a svolgere regolarmente le loro attività». Il Comune provvederà inoltre a dotare la scuola di «nuovi arredi per le attività ludico-didattiche» che verranno collocati a breve.
Ma nei genitori resta il timore che il campetto da pallacanestro e il giardino dell’istituto possano essere compromessi in favore del nuovo impianto sportivo, per non parlare dell’aspetto sicurezza, dal momento che i lavori andrebbero a svolgersi vicinissimo agli spazi frequentati dai bambini.
Il ricreatorio Pitteri, poi, rischierebbe di essere depotenziato o – temono ancora alcuni genitori ed educatori – addirittura chiuso per tutta la durata del cantiere, andando a privare il rione di un servizio essenziale per molte famiglie, anche nel periodo invernale, quando il Pitteri gestisce il doposcuola, che dovrebbe essere a quel punto svolto solo all’interno delle scuole Duca d’Aosta e Ribicic. Un problema particolarmente sentito in un’area dove non mancano i casi di violenza giovanile e in cui il ricreatorio sta faticosamente ricostruendo le relazioni sociali interrotte durante la pandemia.
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