foto da Quotidiani locali
GRADISCA Erano 34 i candidati all’esame di Stato dell’istituto tecnico agrario Giovanni Brignoli di Gradisca d’Isonzo, “esiliato” quest’anno a Gorizia per i concomitanti lavori sulla storica sede di via Roma nella cittadina isontina. Fra questi, una sola studentessa ha raggiunto la soglia dell’eccellenza, ed al contempo un solo candidato è risultato non idoneo al termine delle tre prove. Prove piuttosto impegnative, a quanto pare, dal momento che – esclusa la candidata che ha ottenuto il massimo dei voti – le valutazioni più alte si sono attestate fra il 90 ed il 98.
L’unica centina dell’istituto è la goriziana Sara Bergamasco, iscritto all’indirizzo in gestione ambiente e territorio. «Mi sono impegnata tanto, soprattutto nel triennio d’indirizzo – il commento soddisfatto della studentessa – anche se confesso che non mi sarei aspettata il massimo dei voti. La prima prova l’ho affrontata con tranquillità, mentre qualche pensiero in più – confida – me l’ha dato la seconda. Tutti ci aspettavamo forse qualcosa di diverso. Ci è stato chiesto di elaborare una progettualità per il rilancio di un paesaggio degradato. Alla fine ho puntato sulla zona pedemontana fra Gemona e Venzone, proponendo un progetto per la coltura di mele autoctone ed altre soluzioni in grado di ridurre le criticità ambientali, aumentare la sostenibilità e ridurre l’impatto dell’uomo sul paesaggio. Alla fine è andata bene e per questo vorrei ringraziare tutti gli insegnanti, so che può sembrare un cliché ma davvero hanno saputo entusiasmarci e spronarci. In particolare sono grato alla professoressa Valentina Vecchi per il forte legame didattico e umano che si è instaurato fra noi».
Non ci saranno grandi vacanze per Sara: sta già studiando per il TolcVet, il test d’accesso per l’ammissione a Veterinaria. «È la mia grande passione, spero di ottenere dei buoni punteggi in graduatoria nazionale per accedere – racconta Bergamasco –. La sede non è importante purché io ce la faccia. Altrimenti mi iscriverò a Scienze Zootecniche e Tecnologie delle Produzioni Animali alla facoltà di Parma, e ci riproverò l’anno successivo prima di mettermi eventualmente il cuore in pace. Come mi vedo fra 10 anni? Spero di diventare una veterinaria da allevamento, o di specializzarmi in animali esotici e girare il mondo. Viaggiare è la mia passione e il mio sogno. Altrimenti mi dedicherò all’altro mio grande amore, quello per i cavalli» .
«Tutti i ragazzi sono stati eccezionali nell’impegno durante l’anno ed in preparazione alla maturità – commenta la dirigente scolastica Maria Cardella, al suo debutto al Brignoli dove ha raccolto l’eredità dei due storici presidi Flavio Barbina e Marco Fragiacomo –. Si è trattato di un anno scolastico particolare, con il trasferimento a Gorizia per le lezioni, situazione che durerà anche l’anno prossimo. I laboratori della nostra “azienda-scuola” sono però sempre rimasti aperti. Il Brignoli offre una formazione completa e prepara i giovani ta al mondo del lavoro in tanti ambiti».