GRADO A Grado si va verso un probabile aumento della Tari. Al momento non esistono anticipazioni ufficiali, tuttavia gli indizi informali dicono che gli incrementi, che i residenti si augurano ovviamente si rivelino di poco conto, dovrebbero riguardare tanto le utenze domestiche quanto le altre.
I rincari si materializzerebbero dopo alcune annate favorevoli ai contribuenti, durante le quali gli importi dovuti per la tassa dei rifiuti erano rimasti inalterati, se non, come nel 2022, addirittura leggermente ridotti grazie al fatto che in detrazione figurava, oltre a quello statale per le scuole, anche il sostanzioso contributo regionale relativo alla raccolta delle alghe nelle spiagge.
Se ne discuterà comunque in via ufficiale nella seconda seduta del nuovo Consiglio comunale convocata per lunedì alle 17.30.
Uno dei punti all’ordine del giorno è, infatti, la presa d’atto del Piano economico-finanziario con l’approvazione, proposta dalla maggioranza, delle tariffe Tari da applicare per il 2024. Tariffe che si riferiscono ai costi per la gestione dei rifiuti che vanno coperti con il pagamento della Tari da parte dei cittadini. Dopo le eventuali comunicazioni del sindaco Giuseppe Corbatto, i lavori si apriranno con gli indirizzi per la nomina, la designazione e la revoca dei rappresentanti comunali in enti, aziende e istituzioni.
Il riferimento è in particolare al Cda della Farmacia, che sarà subito cambiato, sostituendo gli attuali amministratori con altri individuati dalla nuova maggioranza. Altro punto all’ordine del giorno la presa d’atto dell’avvio del percorso di scioglimento del Cisi per arrivare alla costituzione di un nuovo ente per la gestione in delega dei Servizi sociali per gli ambiti della provincia di Gorizia.
Ultimo punto una variazione d’urgenza al Bilancio di previsione. Non figura dunque l’inserimento della discussione sulle linee programmatiche della nuova amministrazione. La norma concede ancora tempo quindi è probabile che l’argomento venga inserito all’ordine del giorno di una prossima riunione.
E a proposito di tasse e tributi, c’è da rilevare intanto che sono stati quasi 230 mila gli euro recuperati dal Comune per rettifica o rientro da evasione di Ici e poi Imu dal 2019 a oggi. Lo si evince dalla determina dirigenziale, a firma della responsabile del Servizio Tributi Martha Tognon.
Gli accertamenti con le conseguenti notifiche sono stati compiuti poiché il Comune, relativamente ai tributi di propria competenza, può procedere appunto alla rettifica delle dichiarazioni incomplete o infedeli o alla riscossione dei versamenti parziali o ritardati, nonché all’accertamento d’ufficio delle omesse dichiarazioni o degli omessi versamenti.
La norma prevede che gli avvisi di accertamento in rettifica e d’ufficio debbano essere notificati, pena la decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di una dichiarazione o un versamento non conformi. L’importo recuperato va a far parte del Bilancio comunale e verrà riallineato con la prossima variazione.—
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