foto da Quotidiani locali
TRIESTE. Non c’è pace per il rione di San Vito. Dopo la raffica di furti e le recenti rapine ai danni di due donne che si sono viste strappare la catena dal collo, per i residenti torna l’incubo degli pneumatici forati. Senza contare che la scorsa settimana si sono registrati anche dei furti ai danni di motociclisti.
Nei giorni scorsi sono state almeno due le automobili prese di mira in salita Promontorio, una strada che insieme a via dell’Università, via Belpoggio e via Economo, sei anni fa aveva già registrato il taglio delle gomme di una cinquantina di veicoli. Non mancavano gli specchietti rotti, i tergicristalli divelti e le carrozzerie rigate. Nello stesso periodo anche in viale Terza Armata un giovane, di notte, ripreso dalle telecamere, si era divertito a lasciare delle provocatorie e quasi sempre ben leggibili frasi su portiere e cofani, e pure sulle serrande di alcuni garage. Nel febbraio del 2019 la Polizia locale, a seguito della denuncia da parte di uno dei malcapitati automobilisti, grazie alle immagini di una videocamera della zona, aveva individuato un 72enne intento a forare con un coltello a serramanico tutti e quattro gli pneumatici di una Volkswagen Polo regolarmente parcheggiata in via del Lazzaretto Vecchio. Allora non venne escluso che l’anziano fosse responsabile anche di altri atti vandalici nella zona.
Da allora si pensava che almeno quel problema fosse stato risolto. Fino a pochi giorni fa, quando a un’automobile sono stati forati tutti e quattro gli pneumatici, a un’altra due. Fino a pochi giorni fa una delle due vetture era ancora lì, con le gomme sgonfie a terra, all’altezza del civico 11 di salita Promontorio appunto, e non è escluso che il proprietario non sia ancora al corrente del danno, perché potrebbe trovarsi in vacanza o fuori Trieste per lavoro. L’altra è già stata spostata.
I residenti della zona che non hanno un box auto, e si vedono quindi costretti a trovare parcheggio in strada, sono preoccupati all’idea che il fenomeno riprenda. Senza contare che tra quelle vie ci sono diverse strutture ricettive, e quindi c’è il rischio che un turista, arrivato a Trieste per passare una breve vacanza e che ha trovato parcheggio nelle vicinanze della casa vacanze o del bed and breakfast, si trovi con i copertoni bucati e la necessità di trovare in urgenza un gommista. Con i costi che ne conseguono.
Riguardo ai furti, invece, i residenti segnalano come la scorsa settimana, in via De Amicis, siano stati rubati due caschi: uno dal sottosella di uno scooter e l’altro dal bauletto di una moto. In via Tigor, invece, sono stati sottratti degli oggetti da una vettura parcheggiata in un giardino. Insomma, non è un buon periodo per chi si vede costretto a parcheggiare un veicolo in strada, tra auto incendiate – come è successo di recente a Campanelle – furti, e copertoni forati.
