La chiesa dello Spirito Santo a Venezia, chiusa al culto dal 2005 e ridotta a uso profano, diventerà una biblioteca, fruibile per studentesse e studenti dell’Ateneo, delle istituzioni universitarie e di alta formazione della città e di tutta la cittadinanza.
È stato firmato infatti al Palazzo Patriarcale, dal Patriarca Francesco Moraglia e dalla rettrice Tiziana Lippiello, un protocollo d’intesa tra la Diocesi e Ca’ Foscari per disciplinare le varie fasi che porteranno al trasferimento del diritto d’uso della già chiesa rettoriale dello Spirito Santo, in Fondamenta delle Zattere, all’Università Ca’ Foscari per realizzarvi una biblioteca di area linguistica.
Il protocollo prevede anche il restauro dell’immobile che, fino alle soppressioni napoleoniche, era stato sede di una comunità monastica femminile, le Agostiniane dello Spirito Santo. L’antico monastero delle Agostiniane, che si trovava dietro alla chiesa, confiscato in epoca napoleonica e di proprietà demaniale, costituisce oggi parte del plesso scolastico del liceo classico “Marco Polo” e del liceo artistico.
Consultati gli organi diocesani, la chiesa - chiusa da ormai più di vent’anni e ridotta ad uso profano non indecoroso - potrà diventare biblioteca dopo aver raccolto le autorizzazioni statali e grazie all’accordo con l’Università Ca’ Foscari. Per un nuovo uso rispettoso del suo passato simbolico e religioso.
Sulla base di una prima analisi, si prevede di realizzare una “macchina” della cultura da collocare al centro della navata, completa di scale e ascensore. La struttura potrà essere realizzata su tre livelli e potrà ospitare uno sviluppo di libri di circa 1.850 metri lineari e 260 posti lettura.
Monsignor Fabrizio Favaro, Vicario episcopale per gli Affari economici del Patriarcato, spiega: «L’atto sottoscritto segna un primo passo certo nel percorso condiviso per il recupero di un importante immobile chiuso da molto tempo e la sua trasformazione in biblioteca e sala lettura».
Per la rettrice Lippiello «questo progetto rappresenta una novità unica per Ca’ Foscari per potenziare le strutture della Biblioteca di area linguistica.