Siamo in centro a Roma, all’Esquilino, ma le immagini sembrano raccontare più una periferia dimenticata tra degrado e illegalità. “Da circa un decennio noi residenti di via Principe Amedeo – racconta un abitante del rione – denunciamo lo stato di abbandono in cui versa la nostra zona. Ma da due anni la situazione è divenuta allarmante, da vero e proprio incubo. La criminalità fa da padrone”. Gli abitanti del dedalo di vie che comprende via Principe Amedeo, via Ricasoli e via La Marmora si sono riuniti in un comitato. “Siamo decine e decine, viviamo da ostaggi in casa – afferma una donna del quartiere – Ogni giorno partono continue chiamate verso il 112 per richiedere l’intervento delle forze dell’ordine e stroncare un mercato abusivo che è foriero di gravi reati: vendita illegale di qualsiasi cosa, ricettazione, spaccio e consumo di droga. Ma non c’è coordinamento tra le varie forze dell’ordine”. “Sindaco e prefetto sono al corrente da tempo di quello che succede qui – dichiara un altro abitante -, ci vuole un presidio fisso 24 ore su 24, sette giorni su sette, cosa aspettano?”. Sul caso in questione sono state fatte interpellanze e interrogazioni parlamentari, sia da parte della Lega che dal M5S, ma a oggi ci sono stati solo parziali provvedimenti. “Un funzionario di polizia – conclude una residente – ci ha detto: ‘Qualcosa cambierà, probabilmente, quando accadrà un caso clou come è stato nel 2007 per l’omicidio di Giovanna Reggiani a Tor di Quinto'”
L'articolo Roma, degrado e illegalità all’Esquilino. L’odissea dei residenti di via Principe Amedeo: “Noi ostaggi in casa. Aspettano il morto?” proviene da Il Fatto Quotidiano.