La corte d’Assise d’Appello di Roma ha confermato l’assoluzione di Franco Mottola, della moglie Anna Maria e del figlio Marco nel processo per la morte di Serena Mollicone. La ragazza fu trovata morta in un boschetto ad Arce, centro in provincia di Frosinone, il primo giugno del 2001.
Serena Mollicone era una ragazza di 18 anni che frequentava l’ultimo anno del liceo socio-psico-pedagogico “Vincenzo Gioberti” di Sora. La mattina di venerdì 1º giugno 2001 Serena si recò all’ospedale di Isola del Liri, a 10 km dal paese, per sottoporsi ad un esame radiografico, una ortopanoramica. Dopo la visita medica, terminata alle 9:30, acquistò quattro pezzi di pizza e quattro cornetti in una panetteria nei pressi della stazione, lasciando presumere che dovesse incontrare delle persone; gli investigatori ipotizzarono che successivamente prese l’autobus per Arce e l’ultimo avvistamento avvenne in piazza Umberto I, la piazza principale del paese.
Non ricevendo più sue notizie, iniziarono le ricerche della ragazza, che verrà ritrovata cadavere due giorni dopo, domenica 3 giugno verso le ore 12:15, da una squadra della Protezione civile nel boschetto di Fonte Cupa ad Anitrella, frazione di Monte San Giovanni Campano a 8 km da Arce, in una zona già ispezionata il giorno precedente da alcuni carabinieri che non avevano notato nulla di particolare.
Secondo l’ipotesi accusatoria, a seguito degli accertamenti del Ris svolti quasi vent’anni dopo i fatti, fu accertato che l’omicidio avvenne all’interno della caserma dei carabinieri di Arce. Basandosi su queste risultanze probatorie, nell’aprile 2019 la Procura della Repubblica di Cassino chiuse le indagini preliminari notificando il relativo avviso agli indagati: 5 persone, tra i quali tre carabinieri.
Il processo iniziò il 19 marzo 2021 presso la corte d’Assise di Cassino. Al termine della fase dibattimentale durata 46 udienze, il 4 luglio 2022 i PM Beatrice Siravo e Maria Carmen Fusco chiesero rispettivamente 30, 24 e 21 anni di reclusione per Franco, Marco e Anna Maria Mottola; per i carabinieri Vincenzo Quatrale e Francesco Suprano vennero chiesti, invece, 15 e 4 anni. Il 15 luglio 2022 i giudici della Corte di Assise di Cassino emisero l’assoluzione dai capi di accusa di tutti i cinque imputati. Oggi la conferma delle assoluzioni nonostante le richieste di condanna giunte dalla procura generale.
È presumibile che la procura generale impugni la sentenza in Cassazione. “Sono molto amareggiata. Questa non è giustizia”. Così Consuelo, la sorella di Serena dopo la decisione della corte di assise di appello. A distanza di 23 anni la morte di Serena Mollicone rimane un mistero senza colpevoli ma con un cadavere che reclama ancora giustizia.
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