Nella giornata di ieri è stato segnalato su X dall’account del software engineer Matteo Contrini un annuncio di lavoro pubblicato su Linkedin dalla legal tech Deckx che fa riferimento alla piattaforma Piracy Shield, che – come abbiamo visto più volte – ha il compito di bloccare sul nascere siti che trasmettono in maniera pirata eventi sportivi in streaming. L’annuncio è sembrato estremamente particolare, sia per il tono utilizzato, sia per lo stile di scrittura, sia per le competenze richieste per un ruolo di super junior developer. Nell’annuncio, si legge: «Durante la settimana sarà responsabile di monitorare i network streaming pirata, e durante le partite il weekend (richiesto 3/4 weekend al mese, per un totale di un’ora al giorno, non per tutto il weekend), per buttarli giù (Pirate shield [sic]). Non servono competenze approfondite, ma un’infarinatura di: cos’è un software autorizzato, excel, cos’è un indirizzo IP, sistemi di sicurezza, sistemi che vedono quali domini insistono su un indirizzo IP. Siamo pronti e desiderosi di insegnare tutto ciò che c’è da sapere sul nostro mondo, ci basta qualcuno con la grinta e la passione».
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Sin dalle prime battute, si palesano i dubbi. Innanzitutto, il nome della piattaforma progettata da SP Tech è sbagliato (viene scritto Pirate Shield al posto di Piracy Shield, appunto). Poi, fa sorridere anche la presenza richiesta nel fine settimana (non tutti i weekend del mese, ma 3/4 weekend al mese, ovvero un solo weekend libero al mese se va bene). Nell’annuncio si fa un riferimento esplicito ai principali player della piattaforma Piracy Shield coordinata dall’Agcom: «Il progetto nello specifico su cui stiamo lavorando – si legge -, è un software anti-pirateria per la Legacalcio. Collaboriamo a strettissimo contatto con DAZN, Sky e tutti gli enti e le aziende che mandano in onda le partite di calcio». Inoltre, al momento della presentazione del team, si fa un riferimento a Lorenzo Foti, che è lo stesso nome dell’ad di SP Tech che ha realizzato Piracy Shield. Nel team, infine, viene anche dettagliata la presenza di due super senior, di cui uno è un ex pirata.
Inevitabile l’ironia che si è scatenata in rete su questo annuncio, anche in virtù dell’analisi sempre molto critica che è stata fatta sul meccanismo di funzionamento di Piracy Shield. Al momento, l’annuncio risulta essere stato chiuso su Linkedin. Stiamo portando avanti delle verifiche per cercare di capire se, effettivamente, questa proposta corrisponde a una concreta posizione aperta o se, al contrario, risulta una trovata per alimentare le perplessità sull’ecosistema del Piracy Shield. Aggiorneremo il contenuto nel caso in cui dovessero emergere ulteriori dettagli.
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