Non ci sono dubbi che il risultato di Lorenzo Musetti a Wimbledon rappresenti una sorpresa. Il carrarino ha saputo sì sfruttare una zona di tabellone non impossibile, ma nello stesso tempo ha messo in mostra una notevole solidità mentale nel fronteggiare le difficoltà, pur non brillando sempre nel suo gioco, che gli ha permesso di battere anche un tennista di livello sull’erba come Taylor Fritz nei quarti di finale.
E ora ci sarà il confronto con Novak Djokovic. Una sfida dal sapor di déjà vu, ricordando quanto accaduto alcune settimane fa a Parigi, in quel terzo turno spettacolare del Roland Garros. La spuntò Nole in cinque set, ma è da capire quale sarà la versione del serbo, visto il suo infortunio al ginocchio destro e l’operazione a cui si è sottoposto in avvicinamento al torneo.
Di questo e di altro si è parlato nell’ultima puntata di TennisMania, in onda sul canale Youtube di OA Sport e condotta da Dario Puppo (telecronista Eurosport) e con ospite d’eccezione Paolo Canè. L’ex grande tennista nostrano si è pronunciato sulla prestazione di Musetti.
“Ha espresso il suo tennis come doveva fare, altrimenti prendeva tre set a zero. In risposta è partito da lontano per poi avvicinarsi al campo, facendo impazzire Fritz con lo slice di rovescio, un colpo che sanno fare così pochissimi giocatori attualmente. Ha servito bene, poi è venuto fuori alla grande nel quinto parziale con un tennis eccellente. Un match difficile, in cui c’è da dire l’americano non mi è parso così centrato, anche dal punto di vista tattico“, le parole di Canè.
Entrando più nel dettaglio: “Fritz ha giocato come avesse Zverev dall’altra parte del campo. Avrebbe dovuto esprimere un tennis diverso e più aggressivo. Bravissimo poi Musetti a variare e a togliergli il ritmo. Ora vedremo contro Djokovic cosa succederà“.
Su questo scontro così affascinante, l’idea dell’ex tennista è la seguente: “Sarà una partita molto tosta perché Djokovic sa perfettamente cosa fare sull’erba. Ha grande qualità ed esperienza. Di conseguenza, Musetti dovrà alzare ulteriormente il suo livello e cercare di imbrigliarlo come ha fatto con Fritz, ma anche essere più propositivo. Forse, in termini di resistenza fisica, Lorenzo potrebbe avere qualche vantaggio, ma è anche vero che il serbo ci arriva fresco come una rosa, avendo sfruttato il ritiro di De Minaur“.
Cambiando argomento, Canè ha voluto anche dire la sua sulle critiche mosse a Sinner, reo di non essere stato così attento a prevenire il malanno a Wimbledon. Il riferimento è al fatto di assistere con costanza ai match della fidanzata Anna Kalinskaya: “Per un ragazzo della sua età e vista anche la persona, sarebbe grave non avere una storia del genere. Cosa dovrebbe fare? Star chiuso in una campana di vetro? Deve vivere la sua vita, lasciamolo tranquillo. Mi sembra un po’ la classica situazione su cui non c’è nulla da dire. Si vuol andare a spulciare Sinner per questa cosa, visto che ha perso. Parliamo di tennis e non di queste str….te“.