È stato ufficialmente destituito dalla polizia di Stato Ivan D’Amore, il trentaduenne arrestato lo scorso aprile per sfruttamento di prostituzione di donne e trans sudamericani.
Originario di Messina, ma residente a Preganziol, il poliziotto era stato già sospeso dal servizio ed era passato in forza alla polizia di frontiera di stanza all’aeroporto di Tessera, fino a che i suoi colleghi della squadra mobile di Treviso lo avevano arrestato e portato a Santa Bona, come risultato delle indagini sul suo conto. D’Amore era conosciuto anche per il suo ruolo pubblico: è stato candidato al consiglio comunale di Preganziol tra le fila di una lista riconducibile a Fratelli d’Italia.
L’uomo è accusato, assieme ad una donna colombiana di 50 anni, Merceby Primera Morales, di aver sfruttato la prostituzione di donne e trans sudamericani. Un giro di almeno una ventina di persone che vendevano il proprio corpo in tre diversi appartamenti: due a Treviso e uno a Martellago. Il tutto da quasi un anno.
Gli uomini della squadra mobile di Treviso, coordinati dal vice questore Imma Benvenuto, si sono messi sulle tracce di D’Amore e sulla sua attività parallela, dopo aver ricevuto alcune segnalazioni dai residenti di un condominio di Fiera che avevano notato l’insolito via vai di uomini che, a tutte le ore del giorno e della notte, entravano ed uscivano con molta discrezione dall’appartamento che era stato preso in affitto dalla cinquantenne colombiana.
Sospettando che si trattasse di un appartamento di comodo, dedito alla prostituzione, i poliziotti si sono messi a osservare e a pedinare alcune donne e trans che si prostituivano. Il giro di prostituzione coinvolgeva almeno una ventina di sudamericane, mentre gli appartamenti a luci rosse sono stati individuati in via Lotto e in via Marconi, a Martellago l’appartamento dove decine di clienti entravano e uscivano di giorno e di notte si trovava in via Ca’ Rossa.
