All’interno dell’ecosistema degli incubatori d’impresa, c’è una figura fondamentale per la crescita e – soprattutto – per l’immissione sul mercato al termine del periodo di “incubazione”. Soprattutto per quel che riguarda le startup e le PMI (Piccole e Medie Imprese) innovative. Parliamo del mentor, ovvero quella persona che mette a disposizione dei founder la propria esperienza all’interno degli incubatori. Un ruolo di primo piano, soprattutto per quel che riguarda le competenze di settore e di business in grado di rendere feconda la terra attorno alla crescita di una nuova realtà imprenditoriale.
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Il nome e il ruolo può essere traslato direttamente dalla mitologia greca e al personaggio di Mentore nell’Odissea, ovvero colui al quale Ulisse affidò la sua famiglia prima di partire verso Troia. In particolare, gli venne affidata la crescita del piccolo Telemaco, il figlio di Ulisse. Dunque, come si evince da questo riferimento storico-culturale, il mentor è una persona dalla grande e riconosciuta esperienza che agisce nel mondo degli incubatori come colui il quale agisce sotto forma di consigliere “saggio” per aiutare quell’idea innovativa a diventare una vera e propria startup pronta a entrare nel mercato.
Non esiste un identikit preciso del mentor incubatori, così come la legge italiana in cui si fa riferimento ai requisiti che ogni incubatore deve avere per ottenere la certificazione fornisce solamente un’indicazione non precisa, ma che sembra combaciare con questa figura:
«Ha adeguata e comprovata esperienza nell’attività di sostegno a start-up innovative».
Dunque, parliamo di imprenditori, docenti con esperienza nel settore della crescita di nuove aziende e coloro i quali orbitano nell’ambito accademico. Professionisti che hanno competenze nel settore di riferimento e che sono pronti a condividerli con le nuove realtà emergenti per renderle futuribili sul mercato. Ma non c’è solamente questo: questo compito diventa importantissimo anche per intessere relazioni con il mondo al di fuori degli incubatori. Supporto, guida e consigli. Il tutto non è vincolante, dato che ogni singolo founder di startup è libero di seguire quel che viene suggerito dal mentor all’interno di un incubatore. E, come ha spiegato il direttore di InnovUp Giorgio Ciron in un’intervista rilasciata a Giornalettismo:
«Si tratta di quella persona che può aiutare effettivamente la startup in questo percorso, fare un’exit di successo e garantire all’incubatore che ha investito nelle prime fasi di vita un ritorno importante sull’investimento».
Investimenti, come quelle porte che possono aperte attraverso non solo i consigli di un mentor, ma anche attraverso la sua rete di contatti e di valori. Infatti, l’esperienza comprovata è un concetto limitante. È fondamentale che un mentor all’interno di un incubatore abbia delle competenze specifiche (nel settore e di business) e un ottimo ecosistema imprenditoriale (compresi potenziali investitori) a circondarlo.
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