Nicola Procaccini, co-Presidente del gruppo Ecr, scioglie ogni dubbio sulle alleanze europee e chiarisce che non ci sono le condizioni per votare Ursula von der leyen. “L’agenda che abbiamo avuto modo di vedere non cambia rispetto a quella di 5 anni fa e al momento non ci sono le condizioni per votare von der Leyen”, […]
L'articolo Procaccini (Ecr): “Mancano le condizioni per votare von der Leyen”. Martedì il confronto finale sembra essere il primo su Secolo d'Italia.
Nicola Procaccini, co-Presidente del gruppo Ecr, scioglie ogni dubbio sulle alleanze europee e chiarisce che non ci sono le condizioni per votare Ursula von der leyen. “L’agenda che abbiamo avuto modo di vedere non cambia rispetto a quella di 5 anni fa e al momento non ci sono le condizioni per votare von der Leyen”, parole nette e decise dettagliate, però, con una profonda analisi. Il co-Presidente ha spiegato che ad oggi non c’è una decisione definitiva e che, “per quanto riguarda gli italiani significa che la decisione verrà presa sulla scorta delle indicazioni che riceveremo dal primo ministro”.
Procaccini ha poi specificato un fatto molto importante: “All’interno del nostro gruppo c’è sempre stata libertà di movimento e decisione per le singole delegazioni. Cinque anni fa la delegazione di Fratelli d’Italia non ha votato il presidente della Commissione mentre la delegazione polacca del Pis, ad esempio, ha votato a favore”. Un’altra dimostrazione di come nel gruppo Ecr si privilegi e si rispetti la libertà di ogni singola Nazione.
Ursula von der leyen vedrà la delegazione dell’Ecr martedì a Strasburgo dopo che lo stesso gruppo dei conservatori ha fatto recapitare un invito al presidente della Commissione Ue. Lo ha confermato lo stesso Nicola Procaccini . “Se facciamo questo incontro è perché vogliamo sentire le cose da von der Leyen”, ha spiegato Procaccini rispondendo a chi gli chiedeva se l’Ecr volesse delle garanzie al presidente della Commissione Ue. “Rispetto all’esperienza nazionale, a Bruxelles non esiste una maggioranza e una minoranza al Parlamento europeo. Esistono le maggioranze e le minoranze che si formano in ogni singolo voto”, ha poi spiegato il leader di Ecr. Al gruppo dei Conservatori e riformisti andranno due presidenze di commissione e due vice presidenze di aula.
Nell’Ecr “continuiamo a pensare che il cordone sanitario sia un abominio democratico: vale per l’estrema sinistra come per l’estrema destra. E’ una cosa che ci teniamo a dire e non prenderemo mai, come l’Ecr , una posizione ruotata all’estrema sinistra o all’estrema destra”, ha aggiunto Procaccini. “Il cordone sanitario è una conventio ad excludendum, applicata nella scorsa legislatura al gruppo Id e in parte anche all’Ecr, per la quale tutti gli altri gruppi si coalizzano e non votano i presidenti di commissione e i vicepresidenti che spetterebbero ad un determinato gruppo, in base al metodo d’Hondt, una specie di ‘manuale Cencelli’ Ue, creato nel XIX secolo da un matematico belga per distribuire i posti di responsabilità nel Parlamento del Regno”, ha aggiunto il presidente degli europarlamentari di Ecr.
Le parole di Procaccini esprimono l’equilibrio e la coerenza di Ecr e di Fratelli d’Italia. Equilibrio perché agisce da forza di maggioranza relativa di un grande Paese. Coerenza perché non si piega a logiche di opportunismo e mira a costruire un’Europa che cambi letteralmente passo, nel mentre è attraversata da drammatici conflitti e da un’austerità che non sembra la soluzione migliore per garantire serenità ai popoli.
L'articolo Procaccini (Ecr): “Mancano le condizioni per votare von der Leyen”. Martedì il confronto finale sembra essere il primo su Secolo d'Italia.