Sedicesimo mese consecutivo di calo per la produzione industriale italiane che lo scorso maggio ha segnato un – 3,3% rispetto allo stesso mese del 2023. Positivo, viceversa, il confronto con lo scorso aprile (+ 0,5%). Crolla la produzione di auto che segna un – 27,8% su base annua, nei primi 5 mesi dell’anno si registra ora un – 6,7%. Dinamiche simili avevano caratterizzato i brutti dati di Germania e Francia, diffusi la scorsa settimana. La caduta a picco dell’auto affossa tutto il comparto dei mezzi di trasporto (- 11,1%). Molto male anche il tessile e abbigliamento (- 7%) e la meccanica, la voce più importante della nostra industria, in discesa del 5,7% sull’anno prima. Viceversa sono positivi gli andamenti di apparecchiature elettriche (+4,8%), della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+3%) e per la fornitura di energia elettrica e gas (+2,6%).
Nonostante tutto il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso riesce a vedere il bicchiere mezzo pieno. “È un risultato incoraggiante, particolarmente significativo poiché supera le aspettative di mercato, che prevedevano una crescita zero, e in controtendenza rispetto ad altri partner europei”, scrive in una nota il ministro riferendosi esclusivamente al dato mese su mese e paragonando il risultato a quelli di Germania e Francia. Il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona, definisce invece i dati “una disfatta”. “Il lieve recupero su base mensile, +0,5%, non è nemmeno sufficiente per compensare il calo registrato nel solo mese di aprile”, spiega.
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