GORIZIA Era partito come battistrada. Tra un anno, al culmine di GO!2025, sarà nel cuore degli eventi. Nel frattempo “Visavì”, il festival transfrontaliero di danza che si svolge a cavallo tra Gorizia e Nova Gorica, annuncia la sua edizione 2024, la quinta, in programma nelle due città e dintorni dal 16 al 20 ottobre prossimi.
Walter Mramor e la sua compagnia – gli ArtistiAssociati – lo hanno presentato nell'ufficialità della Sala Bianca del Comune di Gorizia, affiancati dai partner istituzionali e artistici, che di anno in anno si fanno più numerosi.
Anche perché “Visavì”, con la sua posizione di confine e l'originalità del progetto, rappresenta un caso unico nel panorama italiano. Il titolo - che altro non vuol dire se non “dirimpetto” - punta infatti sulla mobilità del pubblico e degli artisti, sulla promozione territoriale al di qua e al di là del confine italo-sloveno, sulla vivacità di due culture, per le quali, trattandosi di danza, la lingua non rappresenta affatto un problema.
Mramor si dice orgoglioso di questo progetto che conta oramai cinque edizioni ed è nato, intuitivamente, molto prima che Gorizia e Nova Gorica venissero individuate, città gemelle, come Capitale Europea della Cultura per il 2025.
È infatti all'Europa che il cartellone di quest'anno in particolare guarda, ospitando debutti internazionali (soprattutto di giovani e giovanissimi coreografi italiani) e al tempo stesso offrendosi come expo di produzioni anche da Svizzera, Germania, Croazia, con promettenti artisti in arrivo da anche Grecia e Albania. Un lavoro paziente di collaborazioni internazionali che permette di superare l'angustia dei confini nazionali e mette in campo sigle come i network europei Pan-Adria (7 partner) e Aerowaves (34 partner).
Sarà così un debutto assoluto – nella serata iniziale del 16 ottobre al Teatro Verdi di Gorizia – la prima del duo italiano formato da Ginevra Panzetti e Enrico Ticconi, che per il croato Studio za suvrememi ples di Zagabria, supportato dal network Pan-Adria, porteranno in scena “Prèmiere Work”. La creazione si ispira alle marce militari di varie parti del mondo ed esplora il potenziale ritmico dei passi e quello coreografico della sincronia.
Più tardi, sempre la stessa sera, ma al Teatro Nazionale Sloveno di Nova Gorica, “Pupo” della coreografa Sofia Nappo è una coproduzione di 6 diversi Paesi che, insieme, hanno scelto Pinocchio come metafora del diventare adulti.
Dalla Svizzera, e più esattamente da Ginevra, viene la produzione della serata successiva che grazie alla compagnia Area Jeune Ballet porta per la prima volta in Italia il lavoro di due coreografi albanesi: Blenard Azizaj (“Walls”) e Erion Kruja (“We will never give up on love”). Poche ora prima, al Comunale di Gradisca, sarà toccato a “Deserti tattili”, firmato da un artista oramai affermato come Nicola Galli.
Si sarà a questo punto capito che “Visavì” incita al movimento, oltre che chi danza, anche gli spettatori, trasportati grazie alla partnership con Apt Gorizia, nei diversi teatri di qua o di là degli oramai trascurati valichi di frontiera, o nel caso di alcuni appuntamenti, in castelli (quello di Gorizia, quello di Krombek) e dimore storiche (il palazzo Coronini Cronberg).
Interessanti, nelle serate successive, saranno anche le più recenti creazioni degli italiani Davide Tagliavini, Enrico Morelli, Roberto Tedesco, Adriano Bolognino, Pablo Girolami, e della greca Toula Limnaios (“Staubkinder”, con musiche di Mahler).
Un posto di rilievo avrà, nella serata di sabato 19 ottobre, “Amateur Smugglers” (ovvero “contrabbandieri dilettanti”), nuova creazione di Silvia Gribaudi (“una coreografa capace di far ballare non solo i danzatori, ma tutti, proprio tutti”) concepita insieme ad Andrea Rampazzo e sviluppata nell'atelier sloveno di En-Knap. I due saranno protagonisti di un workshop intitolato “Stop & Go”. Dove Go si può leggere come “vai!”. Ma anche come Gorizia.