Istanbul (TUR), 07 luglio 2024 – Era scritto dalla prima presentazione del roster USA, che sarebbe stata ingiocabile per tutti. Troppo superiore atleticamente e fisicamente la compagine nordamericana per qualsiasi pari età del resto del mondo. Ma questa Italbasket giovanile, bissando un argento prima continentale ed ora Mondiale, ha mostrato che qualcosa di buono per […]
L'articolo FIBA World Cup U17M 2024 Day6: si vede della luce in fondo al tunnel per Italbasket dopo sto Mondiale. Azzurrini d’argento contro gli invincibili USA proviene da All-Around.
Istanbul (TUR), 07 luglio 2024 – Era scritto dalla prima presentazione del roster USA, che sarebbe stata ingiocabile per tutti. Troppo superiore atleticamente e fisicamente la compagine nordamericana per qualsiasi pari età del resto del mondo. Ma questa Italbasket giovanile, bissando un argento prima continentale ed ora Mondiale, ha mostrato che qualcosa di buono per il futuro esiste. Ragazzi che han mostrato una crescita costante come gruppo ed anche individualmente si hanno elementi molto futuribili.
Si pensa al gruppo Olimpia Suigo, Lonati e Garavaglia… Ma anche al figlio d’arte Mathis (figlio di un veterano dei nostri campionati, Donte, ndr) oppure anche al gruppo dell’Orange Bassano, trascinato da Perez, che è stato inserito nello starting-five della rassegna. Cosa potrebbe mancarci?
Già. Inutile analizzare un match indirizzato da inizio rassegna, nemmeno dalla palla a due. La formazione USA ha finora battuto tutti gli avversari con un divario medio di +50 punti. Ed anche questa finale lo ha dimostrato. Si parla di ragazzi che saranno chiamati tra le prime posizioni del Mock Draft 2026. AJ Dybantsa, Koa Peat, Cameron Boozer (altro figlio d’arte, del più famoso Carlos, Ndr) sono 3 nomi che saranno nelle prime 4 chiamate tra 2 anni. Un gap al momento incolmabile per la nostra Italbasket in questo Mondiale e forse anche in quello futuro.
Ma non è per nulla da buttare quanto fatto. Anzi, è da seminare il più possibile!! In primis, permettere a giovanili capaci di grande opera formativa di poter partecipare a rassegne estere come la NextGen. La “toppa” messa col fatto che si possono mandare in prestito i propri giocatori nelle compagini più importanti (come l’Olimpia Milano ebbe in prestito Ferrari dalla College Basketball Borgomanero) è cmq limitante. Ora come ora va sfruttata questa onda che i ragazzi han creato. Investiamo su chi ci sta rigenerando l’immagine.
Perchè dico ciò: si nota la differenza di approccio da chi ha già avuto a che fare con tornei continentali e no e chi invece ha avuto poche chance. Perez, grandissimo giocatore e tra i più futuribili, ha qualche “malizia” in meno di compagni come Lonati, Suigo e Garavaglia che sanno già come e dove mettersi, quali e quanti passi fare per una soluzione migliore. Occorrono quindi queste esperienze anche a queste compagini formative, perchè son loro il nostro orto, il nostro ettaro per seminare e raccogliere gli ottimi frutti.
Chiudiamo con un augurio a chi è preposto di decidere, di organizzare e di coordinare: ricordiamoci di questi risultati, perchè son quelli che potranno permettere al basket italico di vivere, e non solo sopravvivere. La semifinale di San Juan lo ha dimostrato. E Nerone non era così pazzo da bruciare Roma per rifarla meglio. Soprattutto ora che la pietra pregiata l’abbiamo e forse sappiamo anche come averla nel tempo avvenire, forse…
Luciano Lucio Pizzi
@Lubos1081
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