Sabato sera, 6 luglio, verso le 20.30 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione del Civetta, dove due alpinisti al rientro dalla Via dei francesi sul Pan di Zucchero erano rimasti bloccati, a causa delle corde incastrate nella roccia. Poiché la montagna era circondata da nubi con il maltempo in arrivo, una squadra del Soccorso alpino della Val di Zoldo si è preparata per un eventuale trasporto in quota.
L'apertura di un varco nella nebbia ha invece permesso l'avvicinamento dell'eliambulanza, che ha calato con un verricello di 70 metri il tecnico di elisoccorso a 2.400 metri di altitudine. Il tempo di recuperare i due alpinisti, un 28enne di Pianiga (VE) e un 19enne di Padova, che si trovavano ormai a poche calate dalla base della parete, e le nuvole si sono richiuse. I due ragazzi sono stati lasciati a Palafavera.
Verso le 23.15 è arrivata una seconda chiamata da altri due alpinisti, che si trovavano sotto il temporale, in un punto imprecisato del rientro dalla Torre Trieste. I due si erano fermati nel calarsi con le doppie, per la presenza di una cascata di acqua al loro fianco, stavano bene, ma non si fidavano ad andare avanti. Una squadra del Soccorso alpino di Agordo era pronta a essere imbarcata, il peggioramento delle condizioni meteo ha però fatto rientrare l'elicottero di Trento arrivato fino al San Pellegrino.
In contatto telefonico continuo con i due, tramite messaggi e chiamate, si è deciso di provare alle 6 a far intervenire Falco 2, qualora il maltempo lo avesse permesso. Alle prime luci i due alpinisti hanno fatto sapere che avevano ripreso a muoversi autonomamente in un canale e, poco dopo, che avevano raggiunto il sentiero. Una squadra è andata loro incontro in fuoristrada.
Ieri, domenica 7 luglio, invece, passato da poco mezzogiorno è arrivata la richiesta di aiuto di un escursionista statunitense, che era caduto mentre stava salendo da solo la Ferrata di Punta Anna e si era fatto male a una gamba. Allertato il Soccorso alpino di Cortina, dopo che Falco 2 non è riuscito per la presenza di nuvole ad avvicinarsi, due soccorritori della Guardia di finanza hanno risalito la Ferrata e hanno raggiunto l'uomo che aveva cercato riparo tra le rocce. Poiché la nebbia impediva ancora l'intervento dell'elicottero e l'infortunato si trovava in un punto non agevole per il recupero, i soccorritori lo hanno calato una trentina di metri e accompagnato su una cengia, dove, verso le 15, Falco 2 è riuscito a issarlo a bordo con il verricello, per poi trasportarlo all'ospedale di Cortina. Una squadra era pronta a intervenire in caso di ulteriore supporto.