Si chiude guardando al riscatto delle periferie “Piazza Italia”, la festa di FdI a Roma. L’argomento è emerso con forza nel corso dell’ultimo dei tre giorni di confronti e approfondimenti, tenuti nella cornice di piazza Vittorio. Non solo nell’ambito del dibattito sul valore dello sport, partendo dal modello Caivano, ma anche durante i panel sulla cultura conservatrice e sulla mobilità urbana. “La cultura deve uscire dalla Ztl abitata dai radical chic e andare nelle periferie”, ha detto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, rivelando che “io ho avuto una lettera in cui la commissaria europea alla cultura ci faceva i complimenti per come stiamo spendendo le risorse del Pnrr. Stiamo facendo davvero tantissime cose”.
Il titolo al dibattito era “Un conservatore a Roma. Cornice e perimetro della destra conservatrice romana”. Con Sangiuliano, vi hanno preso parte il responsabile del programma di FdI, Francesco Filini; il presidente della Commissione Cultura alla Camera, Federico Mollicone; il presidente della Fondazione Maxxi, Alessandro Giuli. A moderarli il direttore de La voce del patriota, Ulderico De Laurentiis. “Siamo per la cultura alta e popolare. Non ci vergogniamo di essere popolo, come recita Paolo Conte, siamo leggenda e popolo”, ha detto Mollicone, invitando tutti coloro che nei confronti suoi e di Sangiuliano esercitano un “razzismo ideologico” a “farsene una ragione”. “Noi – ha rivendicato il presidente della Commissione Cultura – rappresentiamo la maggioranza dei pittori, scultori, scrittori, danzatori. E non saremo mai figli di uno dio minore”. “A Roma servirebbe una cura Meloni, una cura FdI. Roma non riesce a progredire di un millimetro da troppi anni. Roma non riesce a risolvere i suoi problemi endemici. Siamo preoccupati per come viene gestita la città: manca di concretezza”, ha detto poi Francesco Filini, definendo “sciagurata” l’idea di Roberto Gualtieri di estendere la zona a traffico limitato nella capitale. “Non si riesce a capire perché lo abbia fatto, io ho pensato che, siccome il Pd è il partito della ztl, la vuole allargare perché vuole prendere più voti”, ha ironizzato il deputato.
Per il secondo dibattito di questa terza giornata di “Piazza Italia”, FdI ha voluto puntare sullo “Sport come simbolo di riscatto per i più giovani”. Ne hanno parlato il ministro Andrea Abodi, il deputato di FdI e presidente di Gioventù nazionale Fabio Roscani e il presidente di Sport e Salute Marco Mezzaroma, moderati dal presidente di Gioventù nazionale Roma, Francesco Todde, e presentati dal responsabile dipartimento sport di FdI, Alessandro Cochi. La riflessione è partita dal “modello Caivano”, replicabile in tutta Italia e così fortemente legato alla promozione dei valori dello sport come fattore di riscatto sociale. “Lo sport in Costituzione ormai è un valore riconosciuto. Sta a noi trasformarlo in un qualcosa di più solido, ma dobbiamo fare qualcosa soprattutto dal punto di vista sociale partendo dalla scuola. Se il 55% delle scuole italiane non ha una palestra questo diritto non è totalmente condiviso. Mi auguro che la nostra agenda di governo sia un’agenda parlamentare”, ha detto Abodi, invitando l’opposizione “a dare un contributo”.
Infine, l’incontro sulle “Prospettive di sviluppo per una nuova mobilità urbana”, anch’esso orientato all’idea di un territorio interconnesso in cui si accorcino le distanze, non solo simboliche, tra periferia e centro. Ne hanno discusso il viceministro alle Infrastrutture, Galeazzo Bignami, i senatori Andrea De Priamo e Cinzia Pellegrino, l’assessore alla Mobilità della Regione Lazio Francesco Ghera, il segretario regionale della Cisl del Lazio Enrico Coppotelli, il segretario di Ugl ferrovieri Ezio Favetta, il segretario di Fast Confsal Regione Lazio Francesco Menegat, moderati dal capogruppo di FdI in Campidoglio, Giovanni Quarzo.
“Concludiamo con tre importanti dibattiti su cultura, sport e mobilità tutti declinati sulla città di Roma. A partire dal valore dello Sport partendo dal modello Caivano”, ha detto il presidente di FdI Roma Marco Perissa, dando il senso della giornata. Quella di Caivano, ha proseguito il deputato, è “un’esperienza che deve essere presa come esempio per la sua capacità di riqualificare alcuni territori, abbandonati e stretti sotto la tenaglia della criminalità organizzata presenti anche nella città di Roma. Quindi la tangibile dimostrazione che grazie a una proficua integrazione tra Stato, istituzioni e attività sportiva di base si possano risollevare alcuni territori troppo spesso abbandonati a sé stessi”. “Per ultimo, uno dei temi più importanti per i romani: la mobilità urbana, con particolare riferimento alla proposta di nuova Ztl di Gualtieri, alla quale come FdI siamo profondamente contrari. Pensiamo infatti che per la Capitale d’Italia bisogna immaginare un modello di mobilità e viabilità urbana che sia adeguato ai tempi e che soprattutto – ha concluso Perissa – metta i cittadini nelle condizioni di aumentare la qualità della loro vita”.
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