Si chiude una porta, si apre un portone? Probabilmente sì, probabilmente no. Certo è che tra ritorni improbabili e tentati colpi gobbi, al sesto giorno di mercato le emozioni non si sono fatte attendere.
Prima di andare a snocciolare e dividere in due la questione “rincalzi difensivi”, è fondamentale chiarire due presupposti:
Quando si parla di calciomercato, mi viene sempre in mente una frase che sembra descrivere perfettamente le boutade di questi mesi: “il verosimile è nemico del vero”.
Molti hanno riportato, anche per due o tre giorni continuativam, l’ipotesi di un ritorno di Cancelo. Certo, il portoghese non sta passando un periodo florido della sua carriera, con squadre che continuano a passarselo come il peggiore dei Dalbert. Questo però, non lo rende gratuito, né tantomeno “comodo” nello spogliatoio al rientro di Buchanan, soprattutto considerando che il canadese non starà fuori per tutta la stagione.
Restando sul tema di ritorni e minestre riscaldate, l’altra suggestione andata per la maggiore è quella di Ivan Perisic. Il croato che abbiamo tutti negli occhi è quello degli ultimi mesi in nerazzurro, ma la nostalgia, si sa, distorce i ricordi.
Da quanto risulta, sarebbe stato lo stesso Perisic a offrirsi all’Inter, ma non filtra ottimismo riguardo l’operazione, soprattutto vista la carta d’identità del giocatore e le ultime stagioni parecchio sottotono.
Mettendo da parte le fantasie di tifosi e giornali, la dirigenza interista ha parlato chiaro: arriveranno rinforzi, la priorità è in difesa, ma la soluzione all’infortunio di Buchanan verrà trovata in casa.
Abbiamo visto il canadese giocare poco, complice probabilmente il classico periodo di adattamento, e giocare a sinistra, adattato. Il suo ruolo naturale, però, è a destra, dove la maglia da titolare è già contesa tra Denzel Dumfries, dato per partente fino a poco fa, e Matteo Darmian, jolly per eccellenza di Simone Inzaghi.
Rimaniamo scoperti nei tre dietro, vista la possibile partenza in Arabia di Stefan De Vrij e l’età che avanza inesorabile per Acerbi. Al di là del mancato affondo improvviso per Buongiorno, l’Inter si sta muovendo in questo senso.
Danso è seguito sempre più convintamente dopo il “no” di Buongiorno, ed Hermoso aspetta la decisione dei nerazzurri, ai quali, a quanto risulta, avrebbe già detto di sì.