I carabinieri di vari comandi del Veneto hanno liberato a Grigno (Trento) una donna di 26 anni e suo figlio di 5 anni che erano stati sequestrati da un albanese che è stato arrestato.
L'intervento ha visto impegnati i militari dei comandi Provinciali di Padova, Treviso, Vicenza e Trento che si sono attivati dopo l'allarme lanciato venerdì 6 luglio dal marito della donna.
Secondo quanto si è appreso, l'indagato, 33 anni, residente nel trevigiano, ha intercettato a Borgoricco (Padova), la donna che stava accompagnando in auto il figlio alla scuola dell'infanzia, e con la minaccia di un coltello li ha costretti a fermarsi.
Poi l'uomo si è messo la guida dell'auto portando con sé il bambino e la madre, frattanto immobilizzati con fascette in plastica alle caviglie.
Dopo circa mezz'ora, il marito, allarmato dal mancato rientro a casa della moglie, ha chiamato il 112: i carabinieri di Cittadella (Padova) sono riusciti a mettersi in contatto con la 26enne la quale, minacciata dall'uomo, ha risposto in maniera evasiva facendo così scattare l'allarme alle varie centrali operative che si sono attivate nelle ricerche.
L'alert è stato esteso a tutto il Veneto e alle regioni limitrofe. I carabinieri attraverso l'attivazione di una capillare localizzazione tecnica autorizzata dalla Procura padovana, con il supporto dei sistemi di rilevazione targhe dislocati lungo le arterie stradali, sono riusciti a localizzare il veicolo, sempre condotto dall'uomo che, brandendo il coltello, teneva in ostaggio la donna e il bambino.
C'è stato un inseguimento per quasi un centinaio di chilometri fino a Grigno (Trento) dove l'auto condotta dal sequestratore è stata accerchiata e bloccata. La donna e suo figlio sono stati liberati, mentre l'albanese è stato ammanettato. In questa fase sono intervenuti anche i militari di Bassano del Grappa (Vicenza) e di Borgo Valsugana (Trento).