IL COMMENTO In una partita priva di significato per quanto riguarda la classifica del girone C, l’Italbasket sconfigge con un margine di 26 punti la squadra che aveva vinto precedentemente contro l’Argentina e la Turchia, ovvero la Nuova Zelanda. Il quintetto di coach Mangone, al contrario, aveva perso entrambe le partite contro queste ultime. L’avversaria […]
L'articolo FIBA World Cup U17M 2024: l’Italbasket vince e convince contro la Nuova Zelanda, la sua avversaria sarà l’Australia proviene da All-Around.
In una partita priva di significato per quanto riguarda la classifica del girone C, l’Italbasket sconfigge con un margine di 26 punti la squadra che aveva vinto precedentemente contro l’Argentina e la Turchia, ovvero la Nuova Zelanda. Il quintetto di coach Mangone, al contrario, aveva perso entrambe le partite contro queste ultime.
L’avversaria dell’Italbasket agli ottavi di finale sarà l’Australia che è reduce dalla vittoria contro il Canada, grazie alla quale si classifica prima nel girone D vincendo tutte le partite. Dall’altro lato, invece, la Turchia ha vinto contro l’Argentina, motivo per cui la classifica finale del nostro girone vede al primo posto la Nuova Zelanda, al secondo la Turchia, al terzo l’Argentina e al quarto l’Italbasket.
La partita degli azzurri è caratterizzata da un grande equilibrio nei primi due quarti, in cui si tira tanto e si sbagliava parecchio, anche se l’Italbasket dimostra di averne sicuramente di più, considerando però che entrambe le squadre non vogliono rischiare infortuni in un match senza significato.
Percentuali abbastanza basse quindi, anche se alla fine della prima metà di gioco, l’Italbasket piazza il primo vero break della partita, che col passare dei minuti allunga facendolo diventare decisivo per la vittoria. Nell’ultimo periodo, il quintetto in canotta azzurra non sbaglia praticamente niente, mentre la Nuova Zelanda appare più “in ciabatte”, come già detto.
Match in cui abbiamo visto giocate niente male: stoppate, passaggi alla Teodosic, rubate interessanti ed anche molti and-one (di cui uno dell’Italbasket da 4). Un dato da citare, però, è che la Nuova Zelanda non segna mai dall’arco dei tre punti (0/13), con l’Italbasket che – al contrario – mette dentro ben 13 triple, dato che dimostra che la difesa per coach Mangone funziona, così come funziona l’attacco.
La lotta a rimbalzo, tuttavia, viene vinta dalla squadra oceanica (44-34), mentre quella degli assist dall’Italbasket (29-12), segno che questa volta si è giocato di squadra, al contrario della partita contro l’Argentina.
Dario Salvatorelli
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