PAVIA. «Noi siamo il bello del Crosione». E’ questo il messaggio che il quartiere rivolge alla città per ricordare che in questa porzione di Pavia non ci sono solo degrado, incuria, abbandono, ma ci sono anche bellezza, energia, desiderio di decoro e dignità. La scritta campeggia sullo striscione appeso alla cancellata bianca dove sono state anche esposte 150 fotografie che immortalano i momenti più significativi vissuti dai giovani della Scuola della Pace, il doposcuola organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio.
Qui, al piano terra di una delle palazzine che ospitano le case popolari, dal 2007 ha sede la Scuola che accoglie un centinaio di bambini e ragazzi offrendo tutto il sostegno necessario.
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«C’è un grande bisogno a cui cerchiamo di dare risposta attraverso i nostri volontari, una cinquantina di studenti delle scuole superiori e dell’università, oltre al gruppo di sostegno per gli adolescenti al quale partecipano anche molti docenti», spiega Giorgio Musso, responsabile della Comunità di Sant’Egidio che domenica, al Crosione, ha voluto organizzare la Festa dello Stupore, in collaborazione con le associazioni Plastic Free e Calypso. Una festa di colori e di sapori, con i cibi preparati dalle mamme dei bambini. Una festa per accendere i riflettori su un quartiere che si rifiuta di essere identificato come luogo di degrado e microcriminalità. «Chiediamo uno sguardo diverso su un rione che ha visto aumentare il disagio sociale. – sottolinea Musso – C’è poca cura per gli spazi pubblici, c’è sporcizia, c’è insicurezza».
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E così domenica mattina i volontari di Plastic Free, dice il referente pavese Davide Barbieri, hanno ripulito il parchetto per prepararlo al momento di divertimento organizzato anche per portare l’attenzione sulla necessità di politiche di integrazione. «Abbiamo allestito anche uno spazio dove raccogliere proposte. – spiega Musso – Si tratta di un apporto costruttivo con l’obiettivo di valorizzare le diversità che caratterizzano un quartiere multietnico. Senza dimenticare la solidarietà verso gli anziani».
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«È massima l’attenzione dell’amministrazione nei confronti delle associazioni che lavorano e portano avanti progetti concreti nei quartieri più periferici. – sottolinea la vicesindaca Alice Moggi – Peraltro avevo battezzato questo spazio quando ero assessore ai Servizi sociali, consapevole dell’importanza della Scuola della Pace e dell’impegno della Comunità di Sant’Egidio».
«Insieme all’assessorato all’Istruzione lavoreremo per migliorare l’integrazione – spiega l’assessore alle Politiche educative Giampaolo Anfosso – Gli abitanti devono colonizzare i territori con iniziative positive come questa». stefania prato