Sulla scorta della classifica ATP pubblicata lo scorso 10 giugno si sta definendo l’elenco dei giocatori che prenderanno parte alle Olimpiadi
Non passa giorno senza che almeno una federazione formalizzi la composizione della propria squadra per i giochi olimpici. L’elenco dei nominativi finora ufficializzati non si discosta di molto dalle previsioni di Ubitennis pubblicate un paio di mesi fa, sebbene qualche forfait dell’ultima ora sia stato registrato.
Sono 53 gli atleti già ufficialmente iscritti, le restanti 11 caselle sono ancora vuote ma di fatto i papabili sono ben individuabili.
Inutile dire che si partirà dal numero 1 di Jannik Sinner per arrivare ad un cut off, in previsione, molto più basso rispetto all’ultima edizione delle Olimpiadi di Tokyo, quando l’ultimo ad entrare in tabellone era posizionato al numero 146 del ranking ATP. A Parigi 2024, difatti, si prevede che non si andrà oltre la posizione 80-85 del ranking ATP, se si tengono da parte i posti destinati alle wild card ed ai giocatori che beneficeranno del ranking protetto.
Ma andiamo per ordine partendo dall’ITALIA. I componenti del team azzurro sono ormai noti da tempo; grazie ai recenti straordinari risultati del movimento tennistico azzurro saranno quattro i posti destinati agli italiani nel singolare maschile: Jannik Sinner, per l’appunto, Lorenzo Musetti, Matteo Arnaldi e la sorpresa Luciano Darderi, rappresenteranno il tricolore a Parigi 2024.
Proprio l’italo-argentino, da febbraio a giugno, ha infilato una serie di risultati straordinari (vittoria all’ATP 250 Cordoba e semifinali a Huston e Lione) che gli hanno consentito di afferrare, in volata, il quarto pass utile sopravanzando nell’ordine Flavio Cobolli (autore, comunque, finora di una stagione molto positiva) e Lorenzo Sonego, forse il vero grande deluso.
A Parigi, degli attuali TOP 10, l’assente certo sarà il bulgaro Grigor Dimitrov, per problemi con la propria Federazione, al quale si è aggiunto da qualche giorno il forfait di Andrey Rublev. Sarà invece a Parigi Novak Djokovic che ormai sembra essersi ripreso dall’infortunio patito al Roland Garros e dal successivo intervento al menisco; del resto il serbo tiene tantissimo ai Giochi Olimpici, la medaglia d’oro è di fatto l’unico trofeo mancante nella sua bacheca e Nole ha già ufficializzato la sua partecipazione al torneo Olimpico.
Abbiamo già detto di Dimitrov, che nella stessa settimana delle Olimpiadi ha reso noto la partecipazione all’ATP 500 di Washington. Tra gli assenti eccellenti spicca il nome di Ben Shelton, per scelta personale, Adrian Mannarino che, non amante della terra rossa, lascia il suo posto al connazionale Corentin Moutet. Sembra definitivamente sciolto il nodo sulla partecipazione degli atleti russi, che comunque parteciperebbero sotto la bandiera neutrale. Dovrebbe essere dentro Daniil Medvedev, ma fuori Karen Khachanov ed Andrey Rublev.
Jiří Lehečka out per l’infortunio alla schiena occorsogli al Masters 1000 di Madrid. Per gli Stati Uniti si registrano i forfait di Frances Tiafoe e Sebastian Korda (iscritti a Washington) sostituiti da Christopher Eubanks e Marcos Giron. Rinunciano anche i serbi Laslo Djere e Miomir Kecmanović; mentre per l’Australia Jordan Thompson, facendosi da parte, cede di fatto il pass a Rinky Hijikata.
Fuori anche Denis Shapovalov e gli spagnoli Pedro Martinez e Roberto Bautista Agut. Esclusi, al momento, i tedeschi Maximilian Marterer, Daniel Altmaier e Yannick Hanfmann; i tre hanno provato, senza fortuna, l’ultima carta con la partecipazione al Challenger 100 di casa di Heilbronn, torneo vinto dall’indiano Sumit Nagal che sul treno olimpico invece è riuscito a salire, proprio grazie alla vittoria in Germania.
Escluso anche il vincitore dei giochi Panamericani Facundo Diaz Acosta; l’argentino, complice anche l’infortunio alla scapola, non riesce ad entrare tra i primi quattro giocatori argentini ed è fuori, considerata la prevalenza del criterio del ranking sui tornei continentali.
Capitolo a parte spetta a Rafa; il Re di Parigi è riuscito a risalire fino al numero 264 del ranking ATP alla data del 10 giugno, una posizione che non gli consentirebbe l’accesso diretto. Rafa farà così ricorso ranking protetto (n. 9 al momento dell’infortunio) per rientrare nella lista dei partecipanti. Beneficiano del ranking protetto anche Pablo Carreño Busta (medaglia di bronzo a Tokyo), Kei Nishikori e Milos Raonic.
Le wild card destinate ai vincitori olimpici e/o tornei del Grand Slam sono assegnate a Stan Wawrinka, campione Olimpico di doppio a Pechino 2008 in coppia con Roger Federer, portabandiera della delegazione svizzera a Londra 2012 e tre volte vittorie Slam, di cui una tra l’altro proprio a Parigi nel lontano 2015. Lo svizzero non giocava in un torneo Olimpico da 12 anni! La seconda wild card è assegnata ad Andy Murray, due volte campione olimpico nel singolare, Londra 2012 e Rio 2016, e tre volte campione Slam (Wimbledon 2013-2016 e US Open 2012). Il britannico inoltre vanta una finale sulla terra rossa di Parigi nel 2016.
La Universality Place, la wild card destinata alle Nazioni con una rappresentanza ridotta alle Olimpiadi, è stata assegnata al libanese Benjamin Hassan come già annunciato nelle settimane scorse.
ITALIA (4): Jannik Sinner, Lorenzo Musetti, Matteo Arnaldi e Luciano Darderi.
ARGENTINA (4): a Parigi andranno Sebastián Báez, Francisco Cerúndolo, Mariano Navone e Tomás Martín Etcheverry. Escluso Facundo Diaz Acosta, nonostante la vittoria dei giochiPanamericani del 2023. Escluso a sorpresa, e con qualche polemica, nel doppio Horacio Zeballos, numero 3 del ranking di specialità.
AUSTRALIA (4): Alex de Minaur, Alexei Popyrin, Christopher O’Connell e Rinky Hijikata.
SPAGNA (4): Carlos Alcaraz, Alejandro Davidovich Fokina, Pablo Carreño Busta e con Rafa Nadal, questi ultimi due grazie al ranking protetto, convocati dalla Federazione a scapito di Pedro Martinez e Jaume Munar, meglio posizionati.
FRANCIA (4): Ugo Humbert, Gaël Monfils, Arthur Fils e Corentin Moutet.
USA (4): Tommy Paul, Taylor Fritz, Christopher Eubanks e Marcos Giron.
GRAN BRETAGNA (4): Jack Draper, Cameron Norrie, Daniel Evans ed Andy Murray, wild card.
RUSSIA – Atleti individuali neutrali (3): Daniil Medvedev, Roman Safiullin e Pavel Kotov.
CILE (3): Nicolás Jarry, Alejandro Tabilo e Tomás Barrios Vera, quest’ultimo finalista ai giochi Panamericani.
GERMANIA (3): Alexander Zverev, Dominik Koepfer e Jan Lennard Struff.
SERBIA (2): Novak Djokovic e Dušan Lajović.
CANADA (2): Félix Auger-Aliassime e Milos Raonic.
BRASILE (1): Thiago Monteiro, terzo ai giochi panamericani.
NORVEGIA (1): Casper Ruud.
POLONIA (1): Hubert Hurkacz.
GRECIA (1): Stefanos Tsitsipas.
DANIMARCA (1): Holger Rune.
OLANDA (1): Tallon Griekspoor.
INDIA (1): Sumit Nagal.
GIAPPONE (1): Kei Nishikori.
CINA (1): Zhizhen Zhang, vincitore dei giochi Asiatici.
LIBANO (1): Benjamin Hassan.
SVIZZERA (1): Stan Wawrinka.
TUNISIA (1): Moez Echargui, attualmente oltre la trecentesima posizione del ranking ma in partenza per Parigi grazie alla medaglia d’oro ottenuta ai giochi Africani svoltisi ad Accra, in Ghana, lo scorso marzo.
Gli ultimi 11 posti dovrebbero essere, in ordine di classifica, così ripartiti. Anche se l’ufficialità da parte delle Federazioni ancora non è arrivata:
Alexander Bublik – Kazakistan
Tomáš Macháč – Rep. Ceca
Fábián Marozsán – Ungheria
Nuno Borges – Portogallo
Sebastian Ofner – Austria
Marton Fucsovics – Ungheria
Alexander Shevchenko – Kazakistan
Thiago Seyboth Wild – Brasile
Emil Ruusuvuori – Finlandia
Jakub Mensik – Rep. Ceca
Zizou Bergs – Belgio
I primi esclusi “elegibili” al momento sono Taro Daniel, Maximilian Marterer il croato Borna Ćorić. Seguonoil cinese Juncheng Shang ed il sudafricano Lloyd Harris.
A buon punto anche la definizione della entry list del torneo di doppio. Ricordiamo ancora una volta che le regole di ammissione al torneo di doppio prevedono che i TOP10 della classifica di specialità possano iscriversi di diritto scegliendosi un compagno, purché quest’ultimo sia classificato nella TOP 300 del ranking di singolare o doppio e sempre nel rispetto della regola della quota massima di 6 giocatori per nazionalità.
Ebbene tra i TOP 10 della classifica di doppio non ci sono coppie con entrambi i giocatori della stessa nazionalità fatta eccezione degli azzurri Andrea Vavassori (n. 10) e Simone Bolelli (n. 11) che dovrebbero così presentarsi al torneo olimpico come teste di serie numero 1.
Non tutti i top players hanno sciolto la riserva mentre c’è la certezza che sia il numero 3 del ranking Horacio Zeballos, in quanto la Federazione Argentina ha preferito convocare la coppia collaudata Andrés Molteni – Máximo González, che il numero 7 Marcelo Arévalo, recente vincitore proprio al Roland Garros in coppia con il croato Mate Pavić, in mancanza di un connazionale nei TOP300, non prenderanno parte al torneo.
Le coppie miste singolaristi e doppisti
Per definire le ultime 10 coppie occorre fare dei complicati incroci tra il ranking di singolare e quello di doppio, ma facendo delle previsioni dovrebbero esserci la coppia polacca Hubert Hurkacz – Jan Zieliński; Medvedev – Safiullin; Griekspoor – Haase, una coppia cilena (Tabilo – Jarry?), una Kazaka con Bublik ed i fratelli Tsitsipas.
