TRIESTE. Una famigliola di quattro romeni ha conferito un tocco di internazionalità al viaggio inaugurale di “Summer Breeze”, la motonave incaricata di collegare via-mare le rive, Porto vecchio, Barcola, i Topolini, Grignano.
Una sorta di bus su acqua dalla forte caratterizzazione “urbana”, esperimento al quale si dà una certa importanza nell’ottica di alleggerire il traffico su gomma nella zona costiera nord. Apertura di gioco logistica e ambientale. Con due divertenti novità “storiche”: fermata al Bacino 0 in Porto vecchio e all’ultimo Topolino prima del Cedas.
Passate da poco le 10, lunedì mattina pronti-via alla radice del molo Pescheria. “Summer beach”, ingaggiata dal Delfino Verde di Silvano Peric, era arrivata alcuni giorni fa dalla Calabria, dove prestava servizio da/per le Eolie. A pilotarla Gaetano Consiglio, con un curriculum maturato alle Tremiti, alle Pontine, all’Argentario: anche lui all’esordio nell’Adriatico settentrionale. Peric è sicuro della scelta fatta, finanziata dalla Regione con un milione ripartito tra quest’anno e quello prossimo: sfornata dal cantiere romagnolo Foschi, temprata dalle onde tirreniche, affidabile, velocità fino a 20 nodi, 180 passeggeri più le biciclette.
Cinque coppie andata/ritorno di viaggi giornalieri, per un totale di 60 miglia abbondanti. Con un accorgimento: di mattina le andate sono scandite dalle varie fermate per portare i bagnanti al mare, mentre il ritorno è diretto da Grignano a Trieste; di pomeriggio-sera accade il contrario, il ritorno raccoglie il bagnante esausto e l’andata vola da Riva Sauro alla Baia cara a Massimiliano. Parola alle tariffe: una corsa andata/ritorno Trieste-Grignano costa 8,50 euro ed è il biglietto più caro poichè è la tratta più lunga. Ma esistono soluzioni intermedie tra approdo e approdo variabili tra i 3,50 e i 6,80 euro.
Prima della “crociera” nel Golfo, punto-nave all’imbarco con tutti i protagonisti e prevalenza numerica aggiudicata a Fratelli d’Italia: dà le carte il presidente di Tpl Fvg Maurizio Marzi; il consigliere regionale Claudio Giacomelli aveva presentato l’emendamento alla Finanziaria per reperire le risorse; il deputato Nicole Matteoni; segna il gol della bandiera l’assessore forzista Michele Babuder. C’è il capitano Diego Tomat, responsabile tecnico-amministrativo della Capitaneria. E c’è ovviamente Silvano Peric. Unanime soddisfazione per gli obiettivi di maggiore vivibilità barcolana e sinceri ringraziamenti all’assessore regionale Amirante.
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Il viaggio durerà circa un’ora, senza problemi. A bordo di “Summer Breeze”, che fende il caffelatte mucillaginoso e dribbla “Queen Victoria Cunard”, è possibile ripassare una buona porzione di Porto vecchio: sfilano il Molo IV, l’ex villaggio Greensisam, il Molo III, l’Adria terminal dove è ormeggiato il cargo “Azov”. Fino ad avvistare il Bacino “0”, prima tappa: la motonave si mette di poppa e ghermisce l’ormeggio con un’apposita rampa-passerella manovrata dalla barca, proprio davanti alle vecchie stalle dove Roberto Prioglio parcheggiava il bestiame comprato nell’Europa orientale per poi imbarcarlo alla volta del Medio Oriente. Un camminamento segnala a terra il percorso a uso-consumo dei passeggeri. Dall’altra parte del piazzale il centro congressi Generali. A fianco il “26” di cui si scorge la terrazza panoramica voluta dall’architetto sivigliano Guillermo Vazquez Consuegra.
Si prende sole tra gli scogli che separano il Magazzino 28 dal Bagno ferroviario. E si pratica canottaggio. Si sfiorano le società nautiche ed ecco la seconda tappa nel porticciolo di Barcola. Primo piano sulla Pineta poi sui Topolini, dove quelli centrali sono ancora intransitabili. Ma il Decimo, per la prima volta nella storia di Topolinia, è pronto ad accogliere la rampa-passerella davanti a una piccola platea, dove però qualcuno non sembra apprezzare il perchè dell’ormeggio. A Marzi piacerebbe realizzare due pontili stagionali davanti alla Pineta e tra Cedas e Bivio.
Ultimo balzo verso Grignano. Capolinea, si scende. I romeni dicono che serberanno un lieto ricordo.