Il partito di estrema destra Rassemblement national (RN) e i suoi alleati hanno raggiunto il 33% dei voti popolari nazionali al primo turno delle elezioni parlamentari, ha detto il ministero degli Interni.
L’alleanza di sinistra Nuovo Fronte Popolare (NFP) è arrivata seconda con il 28%, mentre la coalizione centrista Together del presidente Emmanuel Macron ha raggiunto il 20%, ha detto il ministero.
Il risultato segna la prima volta che la RN ottiene più del 20% dei voti in un’elezione parlamentare e mette il partito sulla possibilità di formare il primo governo di estrema destra del paese.
Tuttavia i risultati finali e l’esatta composizione del parlamento da 577 seggi sono tutt’altro che certi e le possibilità della RN di conquistare il potere dipenderanno dagli accordi politici conclusi dai suoi rivali nei prossimi giorni, in vista del secondo turno di domenica.
In passato, i tradizionali partiti di destra e di sinistra hanno stretto accordi per escludere i candidati dal ballottaggio per evitare di dividere il voto contro la RN. Ma la strategia tattica di voto nota come “fronte repubblicano” per bloccare la RN è meno sicura che mai.
Il leader del PFN, Jean-Luc Mélenchon, ha dichiarato che l’alleanza di sinistra ritirerà tutti i suoi candidati arrivati terzi al primo turno, affermando: “La nostra linea guida è semplice e chiara: non un solo voto in più per il Rassemblement national”.
In una dichiarazione scritta, Macron ha invitato gli elettori a schierarsi dietro candidati che siano “chiaramente repubblicani e democratici”.
Ma sulla base delle sue recenti dichiarazioni, se da un lato ciò includerebbe candidati che rappresentano i partiti di sinistra più moderati del NFP, dall’altro escluderebbe i candidati de La France insoumisedi Mélenchon.
L'articolo Rassemblement national in testa con il 33% ma i ballottaggi di domenica possono sbarrare la vittoria proviene da Globalist.it.