PALAZZO CANAVESE
Palazzo Canavese è un paese con una grande attenzione per la storia, la cultura e le tradizioni locali. Poco più di ottocento residenti, un piccolo centro storico curato e una parte collinare sulla Serra con vista che spazia sull’anfiteatro morenico, è un bel luogo dove vivere. Il senso di comunità è forte e c’è una certa vivacità nelle associazioni che ci tengono a occuparsi con cura del paese e della propria comunità. Dalla biblioteca comunale gestita dai volontari, che cura anche il Fondo Olivetti creato da Adriano Olivetti, al Gruppo Alpini che oltre a perpetrare la tradizione del corpo gestisce un prezioso museo di equipaggiamenti militari nella loro sede e ha grandi potenzialità per essere maggiormente valorizzato. Per non dire della Pro loco, che da oltre vent’anni porta avanti iniziative di animazione sociale e la banda musicale, che accompagna e scandisce i momenti solenni della vita della comunità. Curiosità, che dà anche la dimensione della storia del paese: un anno fa la banda musicale ha festeggiato i duecento anni dalla fondazione.
Biblioteca comunale
La biblioteca comunale è gestita da sette bibliotecari volontari ed è un esempio di riattivazione di un servizio. I volontari sono Gabriella Levrio, Paola Cacciatore, Viviana Monti, Piera Monti, Germano Fasano, Ermanno Lesca, Fulvia Destefano. È un nuovissimo servizio, riattivato da sette mesi. «Abbiamo cominciato dopo la pandemia a rimettere a posto la biblioteca – racconta una delle bibliotecarie Gabriella Levrio – e ad allargarci, grazie all’amministrazione che ci ha concesso una stanza in più, abbiamo risistemato i locali, messo a posto libri, e con il contributo del Bando Franceschini acquistati nuovi volumi. A dicembre 2023 abbiamo riaperto a tutti gli effetti la biblioteca. La struttura è divisa in due parti: il fondo Olivetti con cinquemila libri creato da Adriano Olivetti e dai palazzesi e la biblioteca vera e propria con una dotazione di altri cinquemila volumi di recente acquisizione». Il servizio è attivo due giorni a settimana: «Siamo aperti il martedì e giovedì dalle 17 alle 19 - aggiunge –. Facciamo parte del sistema bibliotecario di Ivrea. Oltre al prestito dei libri promuoviamo una volta al mese presentazioni di libri e autori, e recentemente abbiamo anche organizzato un convegno sull’acqua potabile. Nei primi quindici giorni di luglio abbiamo la presentazione di un libro mentre in autunno abbiamo intenzione di organizzare un convegno sulle energie rinnovabili e le comunità energetiche».
Il Fondo Olivetti ha una storia curiosa. È stato creato nel 1956 ed è un raro esempio di proprietà olivettiana creata dai cittadini stessi e in loro proprietà. «Attualmente - conclude – nello stesso stabile sono presenti ambulatori, uno spazio per i prelievi del sangue, un grande salone per eventi e anche il dispensario farmaceutico».
Gruppo Alpini di Palazzo-Piverone
Il gruppo alpini mette insieme le penne nere in congedo dei comuni di Palazzo e Piverone, il capogruppo è Giuseppe Signora, mentre il decano è l’arzillo Angelo Marino, 90 anni (il più giovane ne ha 41 ed è Stefano Marini). «Il nostro gruppo è stato fondato nel 1990 – racconta Angelo Marini che per vent’anni lo ha guidato – eravamo in 140 all’inizio, oggi siamo in 75 con alcuni simpatizzanti. Una volta organizzavamo gruppi di 25-30 persone per andare ai raduni adesso siamo in cinque. Io ho partecipato all’ultimo raduno nazionale a Vicenza facendo tutte le giornate e parteciperò a quello di Biella il prossimo anno».
La parola d’ordine è collaborare. «A Palazzo collaboriamo con la Pro loco – aggiunge –. Organizziamo la polenta e merluzzo dopo il carnevale, la cena della trippa dove raccogliamo fondi per Villa Sclopis e la bagna cauda. La nostra sede c’è stata concessa dal Comune, ci troviamo nella ex Società Operaia e abbiamo un bello spazio a disposizione per le nostre attività».
Banda Musicale
La banda musicale municipale di Palazzo è stata fondata nel 1822 e lo scorso anno ha festeggiato i duecento anni (nel 2022 non è stato possibile a causa del Covid) all’auditorium Mozart di Ivrea. «Il presidente è Andrea Silva – spiega il vice Carlo Antonino – il maestro è Enrico Montanari che è anche maestro della banda di Issime (Ao) e rappresentante delle bande della Valle d’Aosta (nell’ultimo concerto però abbiamo avuto come maestro Elena Dogliani). La banda è composta da 45 elementi, molti dei quali sono di Palazzo. Le nostre attività principali sono il concerto di primavera, che abbiamo fatto lo scorso 16 giugno, il raduno delle bande a Roppolo e a fine anno il concerto di Santa Cecilia».
«Ovviamente – puntualizza – siamo sempre a fianco dell’amministrazione e delle associazioni in tutti gli eventi del paese dalle manifestazioni religiose a quelle istituzionali. Prima della pandemia facevamo molte più attività, dopo c’è stato un calo anche nella partecipazione. In parte è anche dovuto ai sempre maggiori costi per cui oggi facciamo solo lezioni e prove per i membri della banda. L’anno scorso per i 200 anni siamo stati invitati ad Ivrea dal maestro Gianni Monte che è stato anche il nostro maestro tra il 1967 e il 1973 e grazie alla sua guida siamo cresciuti da 18 elementi ad oltre 60 e avevamo nel gruppo i primi elementi femminili che allora nessuna banda piemontese aveva. Tra i maestri del passato mi piace ricordare Ambrogio Eusebietti, che diresse la banda tra le due guerre nel secolo scorso, autore di molte musiche ancora oggi eseguite dalla nostra e altre bande».
(Pagine a cura di Valerio Grosso e Massimo Sardo)