Di lui si occupano i media stranieri da tempo, la Bbc ma anche, qualche giorno fa, il Belfast Live e il Daily Star, che lo ha intervistato. Perché Chris Dalzell è stato definito come l’uomo più tatuato d’Irlanda. Cuoco con 600 tatuaggi (il 90% del suo corpo), ha spiegato che prima di trovare lavoro come cuovo in una casa di cura a Belfast la gente lo evitava – ancora più di adesso – per strada: “Preferivano scattarmi foto senza che io lo sapessi. Ho sempre ricevuto sguardi strani dalle persone. Ora il mio lavoro ha sicuramente aiutato le persone ad accettarmi. Faccio del bene alla comunità, cerco di restituire qualcosa“, le parole del 38enne nato a Bangor e che ha figlia di 6 anni che soffre della sindrome di Ehlers-Danlos. I tatuaggi, ha spiegato Dalzell sarebbero il suo modo per sfogare lo stress delle tante volte in cui la bimba deve andare in ospedale. “È una patologia che ha fin dalla nascita e io non sapevo, e non so, come affrontare il fatto di non poterle togliere il dolore. Farmi tatuaggi mi ha aiutato ad affrontare meglio la situazione”, aveva raccontato nel 2018 alla Bbc. I pregiudizi, spiega Chris, “li posso capire. Mi consola che quando la gente parla con me capisce chi sono e nessuno giudica più”.
L'articolo “Ho fatto 600 tatuaggi per combattere lo stress, le persone mi evitano o peggio, mi scattano foto di nascosto”: la storia di Chris Dalzell proviene da Il Fatto Quotidiano.