Dopo aver osservato con attenzione i Trials statunitensi, da cui non è emerso nulla di trascendentale (sigillo di Jeremiah Davis con 8.20 davanti agli 8.18 di Malcolm Clemons e Jarrion Lawson), Mattia Furlani ha concentrato la propria attenzione sui Trials giamaicani per osservare alcuni dei possibili avversari per le medaglie nel salto in lungo alle Olimpiadi di Parigi 2024.
Il giovane talento laziale, quest’anno capace di conquistare la medaglia d’argento ai Mondiali Indoor e agli Europei (sempre alle spalle del greco Miltiadis Tentoglou, che svetta con una world lead di 8.65 metri), vanta la quarta miglior prestazione mondiale stagionale con il balzo da 8.38 metri confezionato lo scorso 8 giugno allo Stadio Olimpico di Roma in occasione della rassegna continentale (è anche il record del mondo under 20).
Mattia Furlani è stato pareggiato dal giamaicano Carey McLeod, che ha vinto i suoi Trials a Kingston proprio con una stoccata da 8.38 (0,1 m/s di vento a favore) meritandosi così la qualificazione ai Giochi. Il 26enne caraibico, già bronzo agli ultimi Mondiali Indoor e quarto nella rassegna iridata all’aperto, sarà uno degli avversari da battere nella sfida per il podio a cinque cerchi.
Salirà sull’aereo per la Francia anche Shawn-D Thompson (8.30, +0,2 m/s), mentre Wayne Pinnock, argento iridato in carica, ha chiuso al terzo posto con 8.27 (1,1 m/s di brezza alle spalle, a marzo aveva toccato 8.40 a livello indoor). Salvo clamorosi ribaltoni, Tajay Gayle, capace di 8.18 con 0,6 m/s a favore, già bronzo agli ultimi Mondiali, guarderà i Giochi davanti al televisore. Comunque vada saranno tre avversari di rango per Mattia Furlani, che non ha ancora gareggiato dopo il podio agli Europei.