«E' un meccanismo di controllo: malato anche questo. Pippo, sei ossessionato, Signore! Sei uno psicopatico!».
Così' Giulia Cecchettin nei vocali e nei messaggi diceva a Filippo Turetta, pochi giorni prima dell'omicidio.
Le trascrizioni di queste telefonate sono state mandate in onda dalla trasmissione 'Quarto Grado', su Retequattro.
«Non ti rendi conto - scrive Giulia - Mi controlli continuamente. Mi controlli! Un paio di volte ti sei fatto trovare dove ero io senza che io ti dicessi tipo: sono in fermata o sono 'ad cazzum', ok? Guardi cosa faccio. Ci sono cose che voglio tenermi per me, perché mi spaventa quello che potresti fare».
Nel cellulare di Turetta gli investigatori non hanno trovato solo i messaggi della ragazza uccisa, ma anche tante foto, scattate dall’assassino pochi giorni prima dell’omicidio.
Giulia che sorride, mentre si infila un cappottino a quadri bianchi e neri. Giulia che fa una faccia buffa, forse sorpresa all'improvviso sulle scale mobili. Giulia che si fa una foto allo specchio: il viso un po' nascosto dal telefono, la gonna a pieghe, i piedi scalzi e dietro di lei una sfilza di vestiti, adagiati sugli appendini del camerino.
Sono quelle fotografie che si scattano i ragazzi. Che chiedono poco all'immagine e hanno soltanto il desiderio di fissare il momento; eternarlo, in un certo modo, per rivivere all'infinito quelle cose semplici, quei ricordi quasi banali, solo scorrendo il dito sullo schermo del cellulare.
Ma quei momenti saranno eterni davvero. Perché in quelle 52 fotografie, scattate tra le 18 e le 21 dell'11 novembre scorso, è fissata l'ultima parte della vita di Giulia Cecchettin. Il suo pomeriggio trascorso al centro commerciale Nave de vero di Marghera, insieme all'ex fidanzato Filippo Turetta. Prima che lui, dopo averla riaccompagnata quasi al portone di casa, la uccidesse, nascondesse il suo corpo giù da una scarpata e iniziasse una fuga di una settimana, finita in Germania.
Gli scatti si trovano nel fascicolo dell'indagine dedicata all'omicidio della ragazza e sono stati mostrati ieri dalla trasmissione di Mediaset Pomeriggio Cinque News .
Gli inquirenti li hanno recuperati dal cellulare di Filippo Turetta. Insieme alle immagini riprese dalle telecamere del centro commerciale, aiutano a mettere insieme i pezzi di quella sera.
Dopo l’omicidio e la fuga, l’arresto in Germania. Ora il giovane si trova in carcere a Montorio, in provincia di Verona, in attesa dell’udienza preliminare, che si svolgerà il 15 luglio.