Cascinette d’Ivrea
Traballa pesantemente la maggioranza consiliare a Cascinette sotto il peso di un improvviso, e mai sufficientemente chiarito trasformismo politico del sindaco Davide Guarino, eletto nel 2020 in una lista civica, ma strettamente legata al PD. Partito in cui Guarino ha sempre militato fino al cambio di rotta di poche settimane fa, quando ha “stracciato” la tessera e si è candidato all’assemblea per il rinnovo del consiglio di amministrazione di Aeg con due esponenti, rispettivamente della Lega e di Fratelli d’Italia, Giorgia Povolo e Andrea Cantoni. «L’ho fatto come libero cittadino e socio della cooperativa da alcuni decenni, e non come rappresentante eletto del Comune di Cascinette. La mia candidatura era alimentata dal desiderio di fare ancora qualcosa in più per il nostro territorio, guidata dall’ideologia che mi accompagna da sempre e sempre mi accompagnerà: inclusività ed accoglienza verso tutte le persone senza discriminazioni e l’apertura intesa come arricchimento reciproco tra persone con idee politiche, credi religiosi, etnie, orientamenti sessuali diverse dalle mie». Lo ha ribadito Guarino durante il Consiglio di mercoledì, rispondendo alle sollecitazioni dei consiglieri di maggioranza che avevano chiesto chiarimenti.
Decisa la presa di posizione della capogruppo di maggioranza Simona Piras, che si è dimessa. «La candidatura del sindaco in una lista di centrodestra è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Un vaso che si è riempito di forti conflitti all’interno della maggioranza, culminato con la revoca delle deleghe all’assessora Beltrame, scelte unilaterali da parte della giunta (licenziamento dei cantonieri), mancanza di comunicazione e confronto». In sostanza per Piras quella di Guarino è una gestione autocratica «che abbiamo subito per senso di responsabilità e portare avanti progetti importanti, ma ritengo che il sindaco abbia tradito profondamente la mia fiducia». Netta sotto il profilo politico la posizione dei restanti componenti la maggioranza. «Votiamo la variazione di bilancio (punto principale all’ordine del giorno) per non paralizzare la vita amministrativa del paese – hanno detto i consiglieri – ma ci riserviamo una valutazione nei prossimi giorni».
Non è da escludere quindi una prossima mozione di sfiducia che porterebbe Cascinette al commissariamento. A nome della maggioranza si è espressa Sara Galetta: «La scelta di candidarsi alle elezioni di Aeg, seppur legittima, è portatrice di un potenziale conflitto di interessi: non condividiamo la spiegazione di Guarino, come se si potesse separare la carica istituzionale dalle scelte individuali. Aeg è un importante cooperativa con la quale il nostro Comune in passato ha stipulato convenzione per la fornitura di energia termica e a oggi mantiene rapporti istituzionali in prospettiva di sviluppi futuri, come quello delle comunità energetiche rinnovabili. La rete Aeg si trova su suolo comunale di cui il sindaco è amministratore e gestore, e come tale portatore di interessi non privati ma collettivi. Se fosse stato eletto nel cda il sindaco si sarebbe trovato a gestire contemporaneamente gli interessi dell’azienda e quelli del Comune, che potrebbero essere in conflitto. Il risultato delle elezioni ha poi confermato i nostri timori. La candidatura di Guarino ha contribuito a far eleggere proprio quelle persone che maggiormente incarnano i valori della destra. Egli ha messo a disposizione la sua figura pubblica sfruttando la posizione politica che detiene, disconoscendo il mandato dei cittadini».