Con la depressione non si scherza, è una roba maledettamente seria. Un buco nero che ti inghiotte, non ti dà tregua, annulla la voglia di vivere e può finire in tragedia. Ha cause endogene ed esogene. Così scappa da ridere a leggere il servizio di Repubblica, firmato dall’inviata Anais Ginori, sullo stato di ansia e prostrazione dei francesi di fronte alla quasi inevitabile vittoria della destra alle prossime legislative. “Non riesco a immaginare come mi sveglierò l’8 luglio, è anche il mio compleanno” avrebbe confidato una maestra durante la festa per l’ultimo giorno di scuola prima delle meritate vacanze. Vacanze offuscate, neanche a dirlo, dal morbo letale che non passa neppure con dosi massicce di serotonina.
Con l’ausilio di esimi psicologi che gridano alla pandemia lepenista, il giornale di Montanari fotografa, testimonianze vibranti alla mano, il nuovo incubo dei cugini d’Oltralpe. Ormai in preda a crisi di panico, vertigine e insonnia. C’è chi non chiude occhio, chi si rifugia nell’alcool o negli ansiolitici per dimenticare lo tsunami alle porte. Marine Le Pen e Bardella peggio del virus, più pericolosi del covid che ha messo un ginocchio il pianeta: parola di Repubblica. E nel tam tam di paure e contagi è tutto un invito alla resilienza con tanto di slogan “andrà tutto bene”.
“Tra un tiro al piatto e una pesca di anatroccoli, nel mezzo di bambini che giocano incuranti, i genitori si danno man forte”, scrive l’inviata. Addirittura? Padri e madri di famiglia che fanno quadrato contro il pericolo nero che avanza. E provoca “un senso di vertigine e secondo diversi psicologi, un’impennata di sintomi come depressione, stress, tachicardia, insonnia”. Una narrazione esilarante e comica. Dovrebbe suscitare un’ondata di empatia e pietas nei confronti delle vittime della futura tirannide? E invece provoca risate a crepapelle.
La tesi fa già ridere: i francesi si ammalano (altro che “s’incazzano tra i giornali che svolazzano e le palle ancora gli girano”, come cantava un sublime Paolo Conte) per colpa di Marine Le Pen. Siamo di fronte a una nuova patologia collettiva che il presidente della Federazione francese di psicologia, Gladys Mondière, non esita a ribattezzare “demo-ansia”, trattasi di panico da democrazia sotto minaccia.
Molti pazienti – raccontano dotti medici e sapienti – faticano ancora a realizzare le conseguenze di quello che Emmanuel Macron ha annunciato la sera del 9 giugno. Sébastien Pélissier, psicologo a Marsiglia, non crede ai suoi occhi. “A un certo punto della consultazione, quasi tutti affrontano questa situazione. E sono persone che non mi avevano mai parlato prima di politica. C’è chi ha pianto sentendo l’annuncio in tv del capo dello Stato”. E qui non si capisce bene se il cattivo sia l’incauto inquilino dell’Eliseo o la pericolosa sovranista e xenofoba Marine. “Sono dieci giorni che non dormo più”, racconta Colette, militante Lgbtq+, tra i più stressati e depressi alla sola idea di un governo Bardella. Come se non bastasse ci si mette pure il meteo in questo “giugnovembre”. E la depressione, si sa, non migliora con le nuvole.
L'articolo Francesi nel tunnel della depressione: tutta colpa di Marine. L’ultima barzelletta di Repubblica sembra essere il primo su Secolo d'Italia.