E’ stata condannata a due mesi di reclusione (pena sospesa) Moira Ferrari, il direttore tecnico del Gymnasium di Villorba, per uno schiaffo rifilato a una baby ginnasta di 8 anni, dopo che quest’ultima aveva sbagliato un esercizio alla trave. Ferrari (difesa dall’avvocato Luigi Fadalti) non ha mai negato l’episodio, che risale al 18 gennaio 2017, nella palestra di Villorba, ma l’ha classificato sempre come un buffetto dato alla piccola atleta per lo spavento provocato dall’errore che avrebbe potuto costare caro alla bambina. Il giudice Iuri De Biasi ha anche disposto che la quantificazione del risarcimento (i genitori si sono costituiti parte civile) venga discusso in sede civile riconoscendo alla madre 1000 euro di provvisionale e 3000 euro alla bambina, ora 15enne.
Non è passata la linea della riqualificazione del reato in maltrattamenti, data dalla convinzione che invece quello instaurato dalla Ferrari fosse un autentico sistema, che ha generato un clima di paura nelle giovani atlete. Il caso era scoppiato in città - dove la Gymnasium, seppur “emigrata” a Villorba, è società storica che ha cresciuto centinaia di ginnaste trevigiane - sulla eco dello scandalo nazionale emerso nel Centro Federale di ginnastica dell’Accademia di Desio, che era stato commissariato, e delle denunce delle atlete più famose dell’artistica e della ritmica come Carlotta Ferlito, Vanessa Ferrari e Nina Corradini, tutte alle prese con l’ossessione del peso instillato dall’ambiente della ginnastica, cresciuto all’ombra del modello russo. A fine ottobre del 2022, la denuncia di tre atlete di ginnastica ritmica, relative agli abusi nelle palestre e nei centri federali italiani.
In quel contesto emerse il caso della Gymnasium. I genitori di una ginnasta di 8 anni hanno denunciato in particolare un episodio del 18 gennaio del 2017, quando la figlia era stata colpita con uno schiaffo sulla guancia e uno sulla nuca dall’allenatrice per aver sbagliato un esercizio alla trave, durante un allenamento nella palestra di via Nobel a Villorba. I genitori hanno deciso di proseguire con le vie legali dopo un primo confronto con la società.
