Ucciso a coltellate. Quindici anni. C’è ancora forte riserbo sul giovane trovato morto nel tardo pomeriggio di ieri nel parco Robert Baden Powell a Pescara, in via Raffaello, a Pescara, da parte del procuratore capo della Repubblica di Pescara, Giuseppe Bellelli, e del sostituto Gennaro Varone. Addosso alla vittima non sono stati trovati documenti. Sul posto il pm presso il Tribunale dei minori di L’Aquila, David Mancini, che ha confermato che si tratta di un omicidio. In serata due minorenni sono stati fermati dalla Polizia. Si tratta di due giovani italiani, anche loro minorenni. Il delitto sarebbe avvenuto al culmine di un litigio e sarebbe legato allo spaccio di droga. Sul corpo della vittima, di origini straniere, sono state trovate ferite di arma da taglio. L’arma del delitto non è stata ancora trovata.
Il corpo del ragazzino, che contrariamente a quanto ipotizzato in un primo momento non sarebbe straniero ma del posto, presenterebbe ferite compatibili con delle coltellate. Il giovane potrebbe essere stato ucciso nel campo di calcetto a ridosso della ferrovia al culmine di una lite, secondo quanto riporta IlPescara. Hanno trovato il ragazzo riverso a terra a faccia in giù tra le sterpaglie. Si pensa che all’origine ci sia una lite tra coetanei per ragioni di spaccio. «Quando torniamo a casa qui si sente solo odore di fumo», dice un residente al Messaggero. «Quei ragazzi li vediamo qui tutti i giorni, si radunano nel pomeriggio. Passano dal retro della recinzione, dove è strappata in più punti. Il viavai di clienti è continuo», aggiunge. Secondo le prime informazioni il 15enne sarebbe stato ucciso con un coltello dalla lama molto lunga, forse da sub. Ma le indagini sono solo all’inizio.
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