Ampia partecipazione alla manifestazione pro Palestina che si è svolta nel primo pomeriggio di domenica 23 giugno a Venezia. Striscioni e slogan “Palestina libera” hanno accompagnato i partecipanti arrivati da tutto il Veneto,
Il corteo è stato organizzato dai Giovani Palestinesi del Veneto.
Partito dal ponte di Calatrava, è passato per la fondamenta della stazione, Strada Nuova fino a Rialto.
Presenti rappresentanti di tutte le realtà impegnate nel difendere la libertà della Palestina dai centri sociali ai collettivi studenteschi (Morion, Lisc, Rivolta, Sumud, gli attivisti ambientali di Extinction Rebellion).
«La guerra non è solo bombe, ma anche la cancellazione di un popolo, di una storia, la censura di tutti quelli che la pensano diversamente e l’uccisione di 151 giornalisti. Un genocidio non accade, si programma», hanno ribadito i manifestanti sotto la sede della Rai, in campo San Geremia.
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Non sono mancati i rimandi all’università. «Non dimentichiamo le ingiustizie, prendiamo la distanza dal progetto eurocentrico elaborato dallo Iuav per la ricostruzione. Il progetto di Iuav non costruisce la pace ma le colonie, non può esistere pace senza giustizia», hanno gridato gli studenti dell’assemblea permanente, in questi giorni tornata ad occupare i Tolentini, alzando lo striscione “Iuav, neutrali = complici”. I cafoscarini hanno ribadito, ancora una volta, la richiesta di dimissioni della rettrice Tiziana Lippiello dal comitato scientifico di Med’Or, braccio della Leonardo Spa.
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Visto che il corteo sarebbe passato dalle vicinanze del ghetto, tutte le entrate sono state blindate dalle forze dell’ordine per evitare tensioni, che non si sono verificate.
Il corteo ha così attraversato Cannaregio portando bandiere, musica e rivendicazioni di pace.
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