SPARONE
Dopo il successo dello scorso anno le aspettative per la nuova edizione del Festival dei libri d’altura di Sparone sono ancora più alte, soprattutto perché in programma c’è il racconto di un territorio. Vivo, animato, ricco di gente volenterosa che ama la montagna e la vuole valorizzare, in tanti modi diversi e con tante proposte differenti: l’appuntamento è fissato per il prossimo fine settimana, da venerdì 28 a domenica 30 giugno.
La montagna, protagonista dei libri e dei racconti della gente, è al centro di tutto e quest’anno grande spazio al festival letterario di Sparone ce l’hanno anche gli autori locali. A raccontarlo è Paola Ronfetti, che da sei anni fa parte del direttivo di Sparone nel cuore, l’associazione che organizza e promuove la rassegna letteraria: «Aver dato voce e spazio ai nostri autori canavesani è uno dei grandi cambiamenti di questa edizione. La giornata inaugurale di venerdì è completamente dedicata a loro. La condivisione di un’idea, quella dell’amore per le nostre montagne, è ciò che caratterizza il programma 2024. Non soltanto scrittori, infatti, ma anche imprenditori, tanti giovani, che molto hanno da raccontare e proporre per vivacizzare il territorio. Da Marco Rolando a Raffaella Miravalle, rispettivamente scrittore e artigiano molto noto in tutto il Canavese e guardiaparco più volte finita in televisione, daremo spazio a tutti coloro che amano le nostre valli».
Anche le interviste a chi abita e promuove la montagna sono una novità di questa edizione: «Sabato è la loro giornata. A realizzare le interviste, che saranno presentate durante l’evento, è stato un videomaker originario di Ribordone, che ora lavora a Milano. Molti degli imprenditori intervistati sono giovani e abbiamo spaziato in tutto il territorio delle nostre valli, da Sparone a Ceresole, da Valprato Soana a Frassinetto. Da tutti abbiamo ricevuto una bellissima accoglienza ed era palpabile la grande voglia di fare. Le interviste sono 20, visibili per intero sulla pagina social del Festival e dell’associazione, e da tutte emerge la volontà di valorizzare il nostro territorio. Inoltre, abbiamo cercato di includere attività ed associazioni anche nell’organizzazione, come nel caso della Gastronomia Laboroi, oppure del gruppo Struengiu a Riburda. Poi ci sono le collaborazioni di lunga data, come quelle con il gruppo La Motta e Ij Canteir, di Sparone e Pont Canavese, ma anche l’Unione montana e tutti i Comuni di questa fetta di territorio».
Se lo scorso anno i partecipanti sono stati circa un migliaio in due giornate di programma, nel 2024 si punta a migliorare l’affluenza: «Abbiamo una manifestazione che dura da venerdì a domenica, con tante persone coinvolte che ci saranno vicine durante le attività in programma. Abbiamo coinvolto molte realtà per far parlare sempre più del Festival dei libri d’altura e aumentare il numero di utenti che ci raggiungeranno».