C’è il sigillo della Cassazione sul caso del video rap girato al Sacrario di Redipuglia e in altre location.
La Suprema corte ha rigettato i ricorsi del cantante rap e studente Emmanuel Frimpong Owusu, 30 anni residente a Pozzuolo del Friuli e del suo amico Mattia Antonio Piras, 29 anni, di Latisana, che compariva in alcuni fotogrammi del video. In primo grado Frimpong era stato condannato a 8 mesi e Piras a 6 mesi.
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In appello la sentenza era stata confermata. La sospensione condizionale della pena è subordinata al risarcimento dei danni morali, quantificati in 25 mila euro, alla parte civile, l’Istituto del Nastro azzurro fra combattenti decorati al valor militare, costituito con l’avvocato Laura Ferretti.
Il pm aveva contestato ai giovani di aver cantato e ballato la canzone “Csi- chi sbaglia impara” sopra i gradoni. La difesa aveva ribattuto che i ragazzi non avevano camminato sulle tombe e che il video non aveva alcun intento offensivo, anzi voleva essere un omaggio al Friuli Venezia Giulia e a uno dei suoi simboli.
La Cassazione ha rigettato i ricorsi e ha condannato i ragazzi alle spese processuali e alla rifusione delle spese legali alla parte civile.