TRIESTE. Un’opera di rimodernamento degli spazi del Conservatorio Tartini, con la climatizzazione dell’intero palazzo Rittmeyer e l’insonorizzazione di tutte le aule: è uno degli obiettivi del direttore Sandro Torlontano, appena riconfermato alla guida della storica istituzione triestina per il triennio 2024/2027. La rielezione di Torlontano da parte del corpo docenti è stata quasi plebiscitaria, e corrisponde a un’attestazione di stima per i risultati ottenuti durante il precedente mandato. Tra questi il progressivo aumento delle iscrizioni, in controtendenza con il dato nazionale, e l’avvio del terzo livello d’istruzione con il master biennale di pianoforte. Ma anche il consolidamento di importanti progetti di collaborazione internazionale tra cui l’Interreg Tartini Bis, in partnership con il Comune di Pirano, il Conservatorio di Venezia, la Fondazione Luigi Bon, l’Unione italiana in Slovenia e l’Agenzia di sviluppo regionale Zeleni Kras di Pivka: è previsto un programma che si estenderà per 18 mesi di iniziative, grazie al finanziamento di 661.124,80 euro per la valorizzazione del patrimonio musicale classico transfrontaliero.
Adesso, però, il cambiamento in atto è quello relativo alla climatizzazione e insonorizzazione dell’edificio, lavori che a breve garantiranno un sensibile miglioramento del benessere lavorativo per i docenti e per gli studenti del Tartini. «Aspettavamo questi lavori da 15 anni – dice il direttore Torlontano –. Ci è voluto un impegno caparbio e testardo, e grande merito va alla nostra presidente Daniela Dado. Per ottenere questo risultato, è stato fondamentale attivare e coltivare relazioni con gli enti presenti sul territorio: non solo le società musicali ma anche il Comune, la Prefettura, la Questura, le istituzioni scientifiche come la Sissa e Area Science Park... insomma, credo che la costante presenza del Conservatorio nella vita culturale cittadina abbia contribuito a sbloccare questi lavori».
Il totale complessivo dell’opera ammonta a 1.500.000,00 euro. I lavori sono stati affidati alla ditta Temi di Pasian di Prato, sono partiti il 3 giugno e dureranno 283 giorni. Chiaramente, si svolgeranno a rotazione e interesseranno via, via diversi blocchi di aule. Si verificherà quindi una parziale riduzione della disponibilità di spazi per la didattica, ma il Conservatorio vi ha già posto rimedio. «Abbiamo preso un accordo con il liceo Carducci – conferma Torlontano – in base al quale fino a luglio utilizzeremo le aule della struttura di via Corsi, e posso anticipare che anche l’Università di Trieste ci darà una grande mano. E quando i lavori saranno finiti, palazzo Rittmeyer sarà completamente rinnovato: anche nelle aule del pianterreno, caratterizzate dal forte traffico in via Ghega, si potrà godere di un’aria pulita e filtrata, senza la necessità di aprire le finestre». Così la presidente del Tartini sulla rielezione del direttore: «Quando concepisci il luogo di lavoro e gli studenti – spiega Dado – come la tua famiglia, la tua dedizione e il tuo impegno costante sono destinati a dare i frutti migliori. Così è per il maestro Torlontano, e la sua elezione lo dimostra unitamente ai risultati d’eccezione raggiunti dal Conservatorio durante il suo precedente mandato che sono sotto gli occhi di tutti».